Secondo il racconto del Secolo XIX durante la processione di San Giovanni nel giugno scorso, il sacerdote avrebbe pronunciato parole inequivocabili. L”ufficiale della Guardia Costiera se l’è presa e ha sporto querela citando come testimoni i comandanti dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Il religioso ha replicato con una controquerela con l’accusa di minacce. La vicenda è così finita sul tavolo del sostituto procuratore di Savona Giovanni Battista Ferro. Il reato contestato (quello previsto dall’articolo 660 del Codice penale) recita: ”Chiunque in un luogo pubblico o aperto al pubblico, ovvero col mezzo del telefono, per petulanza o altro biasimevole motivo, reca a taluno molestia o disturbo, è punito con l’arresto fino a sei mesi o con l’ammenda fino a euro 516”.
Troppi complimenti alla moglie del Comandante della Capitaneria, prete denunciato