Monsanto condannata per il glifosato, per ministro francese è “inizio della guerra ai pesticidi”

Nicolas Hulot
Il ministro dell’Ambiente francese Nicolas Hulot

PARIGI – La Francia accoglie con soddisfazione la decisione  [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play]  di una corte Usa che ha condannato la Monsanto a risarcire con 289 milioni di dollari un uomo, ammalatosi di cancro per aver usato un pesticida a base di glifosato.

Per il ministro dell’Ambiente francese Nicolas Hulot, quanto accaduto è “l’inizio di una guerra” ai pesticidi. Guerra, spiega Le Monde, non contro gli agricoltori ma a loro favore. Nessun commento invece, al momento, dal governo del Cambiamento italiano.

La Bayer è proprietaria della Monsanto. L’accusa è di non aver informato della pericolosità del suo diserbante, il Roundup. Per il ministro non è necessaria la “dimostrazione assoluta” del pericolo di questi prodotti “perché quando aspettiamo gli effetti dei veleni, le vittime saranno già numerose” .

Già dallo scorso maggio, il governo francese aveva promesso che il glifosato, classificato come “probabile cancerogeno” già nel 2015 dall’Organizzazione mondiale della sanità, sarebbe stato vietato entro il 2021 per il suo uso principale, e del tutto entro cinque anni.

Nicolas Hulot avrebbe voluto anticipare la scadenza del 2021 ma si è dovuto scontrare con i gruppi di pressione molto forti anche nel Parlamento francese. Nel 2021 però, il glifosato sarà vietato. Anche perché, secondo il ministro, la “Monsanto non ha, in alcun modo, a cuore il benessere dell’umanità ma semplicemente il benessere dei suoi azionisti”.

 

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