Mosca critica Obama: “Raid aerei contro Isis sono un’aggressione”

Mosca critica Obama: "Raid aerei contro Isis sono un'aggressione"
Barack Obama (Foto Lapresse)

MOSCA – Non solo Ucraina. Questa volta a far alzare la voce a Mosca contro Washington è la decisione annunciata da Barack Obama di raid aerei in Siria per cercare di arginare lo Stato Islamico: “Gli attacchi aerei Usa in Siria contro gli estremisti dell’Isis senza il consenso di Damasco e in assenza di decisioni del Consiglio di Sicurezza dell’Onu sarebbero un’aggressione, una grossolana violazione del diritto internazionale”, ha detto il portavoce del ministero degli esteri russo, Aleksandr Lukasehvich. E se fino a ieri la Francia sembrava voler seguire le mosse americane, il giorno dopo arrivano i primi distinguo. Anche Gran Bretagna e Germania hanno messo le mani avanti e precisato che non parteciperanno agli attacchi aerei.

La decisione unilaterale degli Stati Uniti si inserisce in una situazione già tesa con la Russia per il conflitto in Ucraina orientale. Il Cremlino ha sempre difeso il regime siriano di Bashar al Assad, e adesso si rifà sentire. Ormai la distanza con l’Occidente (Ue-Usa) è ampia.

I 28 Paesi dell’Unione hanno raggiunto un accordo per la pubblicazione del nuovo pacchetto di sanzioni nei confronti di Mosca, che scatteranno a partire da lunedì. E mentre Slovacchia, Ucraina e Polonia denunciano tagli di rifornimenti di gas da parte della Russia (con Gazprom che smentisce) Bruxelles annuncia per il 20 settembre una nuova riunione a Berlino proprio sulla questione energetica.

Mosca sa di avere dalla sua il potere di gas e petrolio e minaccia di rispondere alle nuove sanzioni europee con limiti alle importazioni di automobili e tessuti dai Paesi dell’Unione Europea. Gode anche della vicinanza con Assad, che ha subito criticato la strategia delineata dal presidente americano nel discorso alla nazione di mercoledì sera.

 

 

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