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L’Italia alla Nato: “Servono riforme nelle risorse e strutture di comando”

di Maria Elena Perrero |10 Giugno 2010 15:07

Anders Fogh Rasmussen

Gestione delle risorse, struttura di comando, agenzie e quartieri generali: sono queste le quattro aree in cui la Nato dovrebbe – secondo l’Italia e altri otto alleati – realizzare riforme ed economie.

I quattro punti sono definiti “food for thought” in una lettera, citata all’ANSA, che il ministro della Difesa Ignazio La Russa e i suoi colleghi di Germania, Danimarca, Usa, Francia, Norvegia, Olanda, Gran Bretagna e Repubblica Ceca, hanno indirizzato al segretario generale dell’Alleanza Atlantica Anders Fogh Rasmussen, in vista della ministeriale Difesa della Nato oggi e domani a Bruxelles.

“Senza reali riforme, la nostra visione risulterà essere niente più che un miraggio”, scrivono i ministri. Le quattro proposte puntano a rendere la Nato più efficiente e le spese più efficaci.

Risorse: il numero dei comitati che si occupano delle risorse finanziarie dovrebbe essere fortemente ridotto e i loro presidenti dovrebbero essere membri dello staff internazionale, in modo da assicurare una migliore contabilità. I ministri propongono un ruolo rafforzato per l’Ufficio Risorse Nato (Nor). Il miglioramento della governance finanziaria dovrebbe avvenire anche con la collaborazione di auditing di esperti nazionali.

Struttura di comando (Ncs): “crediamo che il numero dei quartier generali dovrebbe essere ridotto sostanzialmente”, affermano i ministri, secondo i quali le raccomandazioni per la Ncs dovrebbero essere fatte “senza riferimenti alla geografia”. “Nessun quartier generale esistente o sua locazione dovrebbe essere sacrosanta”, scrivono. In particolare, viene proposto un target per il personale sotto i 10 mila, con l’obiettivo di arrivare a 7.500. Al momento i quartier generali di comando sono 12 con un totale di 13.500 effettivi, tra militari e civili.

Agenzie: i ministri raccomandano di raggruppare le 14 agenzie esistenti, riducendole a tre (acquisizioni, logistica e comunicazioni), dotandole di una singola struttura di supporto.

Quartier generale: “Dovremmo definire obiettivi concreti per una sostanziale riduzione del numero dei Comitati e del personale e per realizzare significativi risparmi”, è la raccomandazione.

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