Nobel per la Pace: la moglie Liu spera di poter ritirare il premio. Ma ora è ai domiciliari

Liu Xiaobo e Liu Xia

Liu Xia, la moglie del premio Nobel per la pace 2010 Liu Xiaobo, spera di poter andare in dicembre in Norvegia per ricevere il premio al posto del marito, che sta scontando una condanna a 11 di reclusione in una prigione del nordest della Cina. Lo ha detto la stessa Liu Xia citata dal Centro per l’informazione sulla democrazia e i diritti umani di Hong Kong, un gruppo di esuli che è riuscito a mantenere un contatto con la donna, che dalla settimana scorsa è guardata a vista dalla polizia.

Dopo aver visitato sotto scorta il marito in carcere, Liu Xia è agli arresti domiciliari nella sua residenza di Pechino. La donna ha detto di augurarsi che Liu Xiaobo possa essere rilasciato in anticipo per motivi di salute. ”La direzione del carcere non l’ha precisato – ha spiegato – ma potrebbero sottoporre mio marito ad analisi per accertare se ha contratto l’ epatite B”.

Oggi, 12 ottobre, l’ Ambasciata americana a Pechino ha chiesto alla Cina di ”mettere fine alle restrizioni” alla libertà di Liu Xia. Ieri la polizia aveva bloccato una delegazione dell’ Unione Europea che voleva incontrare la donna. Il comitato norvegese del Nobel ha affermato di aver assegnato il premio a Liu, un professore di letteratura di 54 anni, per ”i suoi sforzi costanti e non violenti in favore dei diritti dell’ uomo in Cina”.

Il premio Nobel è stato riconosciuto colpevole nel 2009 di ”istigazione alla sovversione” per i suoi scritti favorevoli alla democrazia.

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