John Kennedy non voleva che il suo vice Lyndon Johnson gli succedesse

John F. Kennedy

NEW YORK, STATI UNITI – Il presidente John Kennedy era spaventato dall’idea che il suo vice, Lyndon Johnson, che disprezzava, potesse un giorno succedergli, a quanto si aprende da un nuovo libro che raccoglie interviste inedite fatte alla ex-first lady Jacqueline Kennedy dallo storico ed consigliere di Kennedy, Arthur Schlesinger, poco dopo l’assassinio di suo marito a Dallas il 22 novembre 1963.

Era stato lo stesso Kennedy a scegliere Johnson come vice durante campagna elettorale presidenziale del 1960, ma senza entusiasmo e solo per ragioni di ”equilibrio politico e geografico”. Kennedy era un aristocratico liberal del New England, mentre Johnson era un politicante conservatore del Texas, anche se poi fu lui ad avviare l’emancipazione dei neri quando succedette a Kennedy.

Nel libro di imminente pubblicazione, intitolato ”Jacqueline Kennedy: Historic Conversations on Life with John F. Kennedy” (Jacqueline Kennedy: Storiche Conversazioni sulla Vita con John F. Kennedy), la ex-first-lady racconta che suo marito e il fratello Robert Kennedy, a quel tempo ministro della Giustizia, discussero perfino come impedire che Johnson ottenesse la nomination democratica in una futura corsa presidenziale.

Schlesinger riferisce che, secondo la Kennedy, il marito le disse spesso: ”Mio Dio, puoi immaginare che cosa accadrebbe al Paese se Lyndon fosse eletto presidente?” In un altra intervista – sono state in totale sette – la Kennedy confidò a Schlesinger che Robert, il fratello del marito, ebbe con lui svariate conversazioni ”su come fare perchè alla scadenza del secondo mandato di Kennedy la nomination democratica non andasse, come di consuetudine al vice-presidente, ma a qualcun altro”. Jacqueline Kennedy è morta nel 1994 e Schlesinger nel 2007.

Dopo l’attentato di Dallas Johnson divenne automaticamente presidente per il tempo restante fino alla successiva elezione nel 1964, quando fu confermato alla Casa Bianca. Alla fine del suo mandato quadriennale non si ripresentò candidato, travolto dalle proteste popolari per la guerra in Vietnam. E’ morto nel 1973.

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