Usa. Opinionisti della Fox chiedono a Obama di annunciare il suo ritiro

Due anchor alla Fox News

Che l’emittente televisiva del megamiliardario proprietario di News Corporation Rupert Murdoch non sia esattamente classificabile come liberal, progressista, è noto. Infatti è accanitamente di destra e vorrebbe che il democratico presidente Barack Obama svanisse nel nulla senza lasciare tracce. Non sorprende.

Quel che sorprende è che il molto liberal quotidiano Washington Post pubblichi sabato  nella pagina degli editoriali, dandogli quindi risalto, un articolo di Douglas Schoen e Patrick Caddell, a quanto riporta The Huffington Post.

Cosa dicono i due opinionisti, entrambi ex-collaboratori di svariati notabili democratici, inclusi Bill Clinton e la moglie Hillary, e attualmente commentatori alla Fox News? Molto semplicemente che Obama dovrebbe diventare un one term president, ovvero un presidente che dopo il primo mandato quadriennale non intraprende il secondo. Non perchè sconfitto da un repubblicano, ma perchè dimissionario.

Va detto subito che il Post non lascia le briglie sciolte sul collo dei due opinionisti. Il loro articolo riguardante Obama è riportato integralmente, ma nella column del liberal  Jason Linkins, che fa da vigoroso controcanto sparando contro i colleghi della Fox a palle incatenate. Dice per esempio di loro che, nonostante i trascorsi democratici ”nutrono una radicata antipatia per tutte le politiche e le filosofie per cui i partito democratico è meglio conosciuto”.

E come, i due opinionisti, motivano, la loro tesi? Il Washington Post riporta fedelmente: ”Questo è un momento critico per il Paese. Causa la malferma economia, il massiccio deficit e la incerta politica estera, l’America avverte crisi e ansia per il futuro. Alla luce di queste circostanze Obama ha l’opportunità e l’immaginazione di catturare nuovamente il rispetto e l’ammirazione della nazione e galvanizzare il pubblico per le dure decisioni che devono essere prese. Ma l’unico modo in cui può ottenere questi obiettivi è anteporre gli interessi nazionali a quelli personali o politici. A questo fine – e qui arriva la bomba di Douglas Shoen e Patric Caddell – Obama dovrebbe annunciare immediatamente che non si ripresenterà candidato nel 2012”.

Balle, replica l’ospite dei due opinionisti, Jason Linkins. ”Certo – rileva – possiamo tutti ricordare quando Obama promise al Paese durante la campagna elettorale del 2008 che ”avrebbe cambiato Washington” e possiamo tutti concordare che è stata una stupida cosa da dire”.

Ma, prosegue Linkins, ”è altrettanto stupido credere ad una promessa del genere quando Washington è quella che è e si tiene a mente che ”per ballare il tango occorre essere in due”, mentre sulla pista da ballo non si vedono partner”.

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