Obama in centro a Londra con la macchina, il sindaco gli manda il conto

Barack Obama

LONDRA – Anche Barack Obama deve pagare il pedaggio per essere entrato in centro a Londra con la macchina presidenziale: sono 10 sterline quelle della Congestion Charge, la tassa che i londinesi e non solo pagano per evitare il traffico proprio nel cuore della città, proprio come a Stoccolma. A Milano invece si chiama Ecopass, è una pollution charge, una tassa anti-inquinamento.

Il sindaco Boris Johnson ha mandato il conto anche all’uomo più potente del mondo, che è arrivato in Gran Bretagna con una serie di macchine al seguito, compresa la limousine corazzata soprannominata “la bestia”. Sarà un vizietto americano quello di non pagare? Sembra che siano rimasti ancora da pagare i cinque milioni di sterline di arretrati dell’ambasciata americana a Londra dal 2003 ad oggi, proprio per la tassa anti traffico.

Secondo i diplomatici Usa non è proprio così perché sostengono di essere esentati dal pagare la Congestion Charge. Per quanto riguarda l’ultima di Obama invece il sindaco di Londra ha spiegato così le sue intenzioni alla Bbc:  ”Quando la bestia ha sfilato per le strade di Londra è passata sotto i varchi della Congestion Charge; al contrario di quanto accaduto col Papa le strade quel giorno non sono state chiuse”.

Risultato: l’Obama-mobile deve pagare, la Papa-mobile no. A bene vedere il conticino spedito al presidente USA vale poi come promemoria della conversazione avuta a tu per tu con Johnson – che è  andato a battere cassa alla corte di Obama.

”Ci siamo detti delle cose – ha rivelato il sindaco – e ci siamo scambiati i nostri punti di vista. Tutto sulla base del fatto che l’ambasciata americana, così come quelle di altri paesi, dovrebbe seguire il buon esempio di altre missioni diplomatiche ‘virtuose’ che la Congestion Charge la pagano. Abbiamo insomma aperto un canale di dialogo”.

Il ragionamento di Johnson è semplice: se gli americani pagano, anche gli altri diplomatici metteranno mano al portafoglio. Gli arretrati sono d’altra parte consistenti e ammontano a oltre 51 milioni di sterline.

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