Obama: meno dipendenza dal petrolio e nucleare sicuro

Barack Obama

NEW YORK – Gli Stati Uniti devono ridurre la propria dipendenza dal petrolio perché ”non possono permettersi di scommettere il benessere e la sicurezza di lungo termine su una risorsa che finirà”. Con i prezzi del petrolio oltre i 100 dollari e quelli della benzina in aumento, il presidente Barack Obama presenta la propria ricetta ‘energetica’, fatta di una riduzione di un terzo delle importazioni di petrolio entro il 2025, di un aumento della produzione nazionale anche con incentivi e di fonti alternative.

Ribadendo gli obiettivi di un milione di veicoli elettrici entro il 2015 e dell’80% dell’elettricità da fonti pulite entro il 2035, Obama accenna anche al nucleare, dal quale arriva un quinto dell’elettrica americana e che deve essere sicuro: ”E’ per questo che ho chiesto alla Nuclear Regulatory Commision un’ampia revisione sulle sicurezza degli impianti esistenti: uniremo queste conclusioni alle lezioni imparate dal Giappone per costruire la prossima generazione di impianti nucleari”.

”Continueremo a essere vittime del mercato senza una politica energetica di lungo termine. Non possiamo continuare a passare da shock quando i prezzi salgono a tranche quando scendono” mette in evidenza Obama intervenendo alla Georgetown University e iniziando il proprio discorso con un riferimento all’attualita’. ”Per il mondo e’ un momento tumultuoso: abbiamo visto regimi cadere e la democrazia radicarsi in nord Africa e in Medio Oriente. Siamo stati testimoni di un terribile terremoto, di un catastrofico tsunami e di un’emergenza nucleare. E abbiamo guidato uno sforzo internazionale in Libia per prevenire un massacro e mantenere la stabilità”.

Un susseguirsi di eventi che ha sollevato timori sul costo e sulla sicurezza energetica: ”In un’economia che dipende dal petrolio, l’aumento dei prezzi ha effetti su tutti” e aggrava la situazione degli americani gia’ in difficolta’. ”L’economia è in ripresa e la domanda di petrolio in aumento”, se a questo si aggiungono ”le tensioni in Medio oriente, non sorprende che i prezzi del petrolio siano più alti”. Obama stima che ”ogni aumento del prezzo del petrolio di 10 dollari si traduce in un aumento dei prezzi della benzina di 25 cent al gallone” (circa 3,8 litri).

”L’unico modo affinché le forniture energetiche americane siano sicure è quello di ridurre la nostra dipendenza dal petrolio. Dobbiamo trovare il modo per aumentare la nostra efficienza energetica, per scoprire e produrre fonti energetiche più pulite e rinnovabili” osserva Obama precisando come la ”produzione americana di petrolio lo scorso anno ha raggiunto i massimi dal 2003. Ma l’America ha solo il 2% delle riserve di petrolio mondiale” che ”non sono sufficienti a soddisfare i bisogni di lungo termine”.

L’amministrazione – assicura Obama – continuerà a lavorare con le case automobilistiche per promuovere auto pulite. Obama invita il Congresso a non tagliare i fondi all’energia. ”Sacrificare questi investimenti indebolirebbe la nostra sicurezza energetica e ci renderebbe più dipendenti dal petrolio. Dovremo tagliare quello di cui non abbiamo bisogno per investire in quello di cui abbiamo bisogno”.

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