Obama pronto a “sacrifici” per riforma sanitaria

Il presidente Barack Obama ha detto oggi che il voto in Massachusetts ha mostrato che gli americani «sono arrabbiati e frustrati» per come stanno andando le cose nel paese, ma che questi sentimenti «non risalgono ad un anno o due fa, ma esistono da almeno otto anni».

In una intervista alla Tv Abc, la prima dopo la sconfitta democratica che ha visto ieri un repubblicano conquistare a sorpresa il seggio al Senato di Ted Kennedy, il presidente Obama ha detto che non vi saranno trucchi: non vi saranno voti al Congresso sulla riforma prima che il neo-eletto Scott Brown arrivi al Senato.

Obama ha escluso quindi un’altra ipotesi circolata per giungere ad una rapida approvazione della riforma nonostante la perdita della maggioranza di 60 voti: la approvazione da parte della Camera dello stesso testo del Senato evitando quindi di dover votare di nuovo al Senato.

«È molto importante che la Camera possa prendere le sue decisioni: è chiaro che vi sono cose nel testo del Senato che non gradiscono – ha detto Obama – non possiamo obbligarli ad accettarle».

Il presidente Usa ha comunque sottolineato che i due testi sono simili almeno al 90 per cento e che quindi si può trovare il modo «dopo tutto questo lavoro e queste difficoltà» di prendere «quello che c’è di meglio» nei due testi della Camera e del Senato «e andare avanti fino al traguardo».

Obama ha detto che la riforma sanitaria contiene molte cose positive per gli americani e che «è importante che la gente capisca che molte delle cose terrorizzanti che sono dette su questa legge non sono vere».

Il presidente ha detto di essere disposto a esaminare una serie di opzioni, anche con discussioni con i repubblicani, per giungere al traguardo finale del passaggio della riforma sanitaria.

Gestione cookie