Oxfam. Forze sicurezza afgane non pronte a sostituire truppe Nato

Reclute di polizia afgane

LONDRA, GRAN BRETAGNA – Polizia e militari afgani non sono pronti ad assumersi la responsabilità di garantire la sicurezza nel Paese una volta che gli alleati Nato si saranno completamente ritirati nel 2014, a quanto avverte un rapporto dell’Oxfam, un gruppo di 14 organizzazioni impegnato in 98 Paesi del mondo nello sradicare povertà e ingiustizie.

Secondo l’Oxfam, ulteriore addestramento è necessario per le forze afghane o una volte lasciate sole aumenteranno le violazioni dei diritti umani. Il governo di Kabul non ha rilasciato commenti sul rapporto, indicando così la sua disapprovazione per quanto in esso contenuto.

L’anno scorso il presidente afgano Hamid Karzai ha dichiarato che la decisione di trasferire il controllo militare e poliziesco dalle forze Nato a quelle afgane ”darà ad ogni cittadino la possibilità di partecipare all’edificazione del futuro del Paese”.

Il rapporto dell’Oxfam, intitolato ”Non c’è Tempo da Perdere”, avverte invece che ”sono gravi le preoccupazioni riguardo alla professionalità e all’affidabilità” delle forze di sicurezza afgane. ”E’ serio il rischio – prosegue – che se non verranno istituiti adeguati meccanismi di controllo, le violazioni  dei diritti umani si moltiplicheranno, ed a pagarne il prezzo saranno i civili afgani”.

L’Oxfam stima che 40 mila agenti di polizia afgani non hanno ricevuto alcun addestramento, e che nel Paese non esistono istituzioni cui denunciare abusi compiuti da poliziotti e soldati. A marzo il ministro della Difesa americano Robert Gates ha dichiarato che gli Stati Uniti sono pronti a cominciare il ritiro delle loro truppe a luglio.

Gestione cookie