Afghanistan, Obama: “A luglio ci ritiriamo. E l’anno prossimo andrò in Pakistan”

Gli Usa inizieranno a ritirare truppe dall’Afghanistan ”il prossimo luglio” . Lo ha confermato oggi a Washington il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, insistendo sul ruolo crescente degli addestratori in loco e ricordando ”che diversi paesi della coalizione hanno accettato di aumentare il proprio contributo”.

In una conferenza stampa alla Casa Bianca, Obama ha detto che gli Stati Uniti ”hanno inviato un chiaro segnale” in base al quale le truppe americane inizieranno ”la transizione” in maniera responsabile a luglio. ”Ci stiamo muovendo verso una nuova fase in Afghanistan – ha indicato il presidente, riconoscendo però che ”c’è un urgente bisogno di progressi politici ed economici in Afghanistan”.

Il segretario alla Difesa Robert Gates, rispondendo ad una domanda, ha tenuto a chiarire che il presidente ”ha detto con chiarezza” che il ritiro delle truppe ”sarà in base alle condizioni sul terreno”. Gates ha aggiunto che ”per quanto riguarda le condizioni dopo luglio 2011, la risposta è che a questo punto non lo sappiamo”. La speranza – ha chiosato il ministro – è che il ritiro possa essere ”accelerato” rispetto alle previsioni.

In Afghanistan, nonostante ”sia una impresa molto difficile”, stiamo andando nella giusta direzione, ha detto Obama, precisando che sono stati ottenuti buoni risultati contro al Qaida nonostante molto rimanga ancora da fare. ”Nessuna delle sfide che abbiamo di fronte in Afghanistan sono facili. Ci aspettano ancora giorni difficili”, ha poi chiarito il presidente.

In una conferenza stampa alla Casa Bianca, Obama, che non ha risposto a nessuna domanda, ha detto, riconoscendo che i progressi rimangono fragili e non definitivi: ”Voglio essere assolutamente chiaro, questa continua ad essere una impresa molto difficile. Ma posso dirvi che grazie all’impegno straordinario delle nostre truppe e dei civili sul terreno, siamo sulla buona strada per raggiungere i nostri obiettivi”.

Il presidente ha anche annunciato che l’anno prossimo andrà in Pakistan, Paese chiave nel processo di pace in Afghanistan.

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