Usa. Una neworchese si batte contro l”’islamizzazione” del mondo

Sarah Gellar

L’attivista newyorchese di estrema destra Pamela Geller è diventata un personaggio di primo piano nella campagna allarmistica contro la conquista islamica degli Stati Uniti e la jihad all’estero, ancor più adesso che infuria la disputa sulla costruzione di un centro islamico a ridosso di Ground Zero.

Geller è in prima linea nell’opposizione al centro mediante una serie di siti web diventati influenti mentre gli uomini politici conservatori sfruttano i sentimenti anti-islamici in vista delle elezioni dimedio-termine a novembre.

Uno dei siti della Geller, Stop Islamization of America (Fermate l’islamizzazione dell’America), ha sponsorizzato una serie di manifesti propagandistici sui lati degli autobus newyorchesi che mostrano un aereo che distrugge una delle Torri Gemelle, una moschea e la scritta ”perchè qui”?

Per quanto estremi possano sembrare, Geller e i suoi punti di vista sono sostenuti da importanti uomini politici come l’ex-presidente repubblicano della Camera dei Deputati Newt Gingrich  e John Bolton, ex-ambasciatore conservatore americano alle Nazioni Unite, che saranno tra gli oratori alla manifestazione contro la costruzione del centro islamico organizzata da Geller per l’11 settembre.

Gingrich questa settimana ha detto che costruire il centro sarebbe come piantare svastiche davanti al Museo dell’Olocauso. Tra i sostenitori della campagna contro il centro c’e’ anche Liz Cheney, figlia dell’ex-presidene degli Stati Uniti e lei stessa una conservatrice di punta.

L’attività politica di Geller non è limitata agli Stati Uniti. Si è alleata a cause di estrema destra in tutto il mondo come l’English Defence League in Gran Bretagna, i razzisti bianchi in Sudafrica, i criminali di guerra serbi. Su uno dei suoi siti ha scritto di recente che costruire il centro ebraico vicino a Ground Zero sarebbe come costruite un tempio del Ku Klux Klan accanto ad una chiesa di neri in Alabama.

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