Panama Papers, premier islandese si dimette

Panama Papers, premier islandese si dimette
Panama Papers, premier islandese si dimette

REYKJIAVIK – Panama Papers, la prima vittima eccellente è il premier islandese. David Gunnlaugsson, accusato di aver nascosto all’estero undici milioni di euro, ha provato a sciogliere il Parlamento, invano. Alla fine si è dimesso, complice anche una mobilitazione di massa che ha visto 28mila cittadini islandesi (su una popolazione totale di 320mila abitanti) scendere in piazza a chiederne le dimissioni.

Gunnlaugsson è accusato dall’opposizione di conflitto d’interessi in seguito alle rivelazioni dell’inchiesta dell’International Consortium of Investigative Journalists che ha svelato che politici e personaggi pubblici di tutto il mondo hanno nascosto i loro soldi in paradisi fiscali.

In particolare la moglie di Gunnlaugsson è titolare di una società offshore nelle isole Vergini britanniche che avrebbe fatto affari con le banche islandesi fallite durante la crisi del 2008

Il premier islandese è la prima vittima dello scandalo che coinvolge dodici tra ex ed attuali capi di Stato (tra cui il russo Vladimir Putin, l’ucraino Petro Poroshenko, l’argentino Mauricio Macri, il cinese Xi Jinping e il siriano Bashar al Assad, ma anche il padre del premier britannico David Cameron).

“Il primo ministro ha annunciato a una riunione del gruppo parlamentare del suo partito che si dimette dalla carica ed io assumerò l’interim”,

ha dichiarato il vicepresidente del Partito Progressista e ministro dell’Agricoltura, Sigurdur Ingi Johannsson.  

L’attuale governo è una coalizione tra il Partito Progressista, di cui Gunnlaugsson è il leader, e il Partito di Indipendenza.

Sigurður Ingi Jóhannsson, il nuovo candidato alla premiership, è un ex veterinario, spiega il quotidiano La Stampa. Entrato in Parlamento nel 2009, ricopre la carica di ministro dell’Agricoltura e della Marina mercantile. È uno dei pochi compagni di Gunnlaugsson nel Partito Progressista che hanno effettivamente parlato ai media negli ultimi giorni. Alla domanda sulle attività finanziarie di Gunnlaugsson la risposta di Johannsson è stata: “E’ davvero complicato possedere dei soldi in Islanda”.

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