ROMA – Papa Benedetto XVI decise le sue dimissioni il 17 dicembre 2012, quando ricevette l’ultima parte del rapporto su Vatileaks: è la tesi di Panorama in una ricostruzione che verrà pubblicata nell’edizione del 14 febbraio 2013. Scrive il settimanale della Mondadori diretto da Giorgio Mulè:
“È il 17 dicembre 2012 e il Papa ha appena ricevuto il presidente palestinese Abu Mazen. Negli uffici del Pontefice, da un altro ingresso, entrano tre cardinali, i membri della commissione d’inchiesta su Vatileaks: portano la seconda parte del rapporto sulle indagini. È un rapporto voluminoso, pieno di interviste e interrogatori, dai quali emergono una diffusa resistenza al cambiamento e molti ostacoli alle azioni volte a promuovere la trasparenza chiesta dal Papa”.
Inizia quel giorno, secondo la ricostruzione del settimanale,
“il travaglio che ha portato Joseph Ratzinger ad annunciare al mondo la sua intenzione di abdicare a partire dal prossimo 28 febbraio”.
Il pontefice secondo Panorama sarebbe uscito duramente provato dall‘incontro con i porporati:
“Trova la forza di parlarne soltanto con suo fratello Georg. Si confida ammettendo, forse per la prima volta, di avere scoperto un volto della curia vaticana che non aveva mai immaginato. E poco prima di Natale – sostiene Panorama – inizia a pensare segretamente alle sue dimissioni”.
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