Papa in Gran Bretagna, rilasciati i sei sospettati: nessuna minaccia fondata

I sei uomini arrestati a Londra perché sospettati di voler attentare alla vita del Papa sono stati rilasciati perché  non rappresentavano ”una minaccia fondata”. È quanto riferisce la Bbc on line citando fonti di Scotland Yard. I sei, dipendenti di un’impresa di pulizie privata, erano stati arrestati dopo che erano state ascoltate loro conversazioni dalle quali sembrava che stessero preparando un attacco.

La polizia non ha voluto confermare informazioni secondo le quali sembra che i sei stessero scherzando, aggiungendo invece che era necessario investigare su quella che avrebbe potuto essere ”una minaccia reale”. Le perquisizioni che la polizia ha operato in otto abitazioni nel nord e nell’est di Londra e in due uffici nel centro non hanno dato esito. In un comunicato della polizia, riferisce ancora la Bbc on line, si afferma che ”non ci sono cambiamenti nel livello di allarme” per la visita del Papa. L’attuale livello, ‘serio’, indica che si ritiene un attacco ”altamente probabile”.

I sei nelle intercettazioni telefoniche, dicevano che avrebbero voluto far saltare in aria il papa con un lanciarazzi. Secondo il Sunday Mirror, quella ascoltata nella mensa della ditta in cui lavoravano non era altro che una battuta ironica. I sei spazzini della Veolia, una ditta di pulizia privata che serve l’area di Westminter dove venerdì e sabato si è recato il Papa, sono stati rilasciati da Scotland Yard senza alcuna imputazione a loro carico.

Scotland Yard ordinò gli arresti di sei netturbini per timori di un attentato al Papa dopo aver ricevuto una soffiata nella notte di giovedì sul fatto che alcune uniformi da spazzino erano state rubate da dipendenti della Veolia, una ditta di pulizia privata, che avrebbero lavorato nella zona dove venerdì e sabato si sarebbe recato il Pontefice.

Dieci uniformi, rubate dal deposito di Chiltern Street a Mareleybone, erano poi state recuperate venerdì pomeriggio da un commando antiterrorismo di Scotland Yard nella casa di uno degli arrestati durante una serie di perquisizioni a abitazioni alla periferia nord e est di Londra. Lo scrive il Times di Londra. Gli arresti erano scattati all’alba di venerdì dopo che la polizia aveva fatto controlli sull’identità dei sospettati, tutti di origine nordafricana. ”Ci erano arrivate informazioni che non potevamo ignorare. Sarebbe stato troppo rischioso lasciare questi uomini in libertà”  ha detto una fonte di Scotland Yard al quotidiano londinese.

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