Papa: vittime dei pirati siano trattate con umanità

CITTA' DEL VATICANO – Un appello perche' ''i marittimi che purtroppo si trovano sequestrati per atti di pirateria'' ''vengano trattati con rispetto e umanita''' e' stato rivolto dal Papa durante l'Angelus recitato da Castelgandolfo.
Il Papa inoltre prega ''per i loro familiari, affinche' siano forti nella fede e non perdano la speranza di riunirsi presto ai loro cari''.
''Cari fratelli e sorelle, – ha detto il Papa – oggi ricorre la cosiddetta 'Domenica del Mare', cioè la Giornata per l'apostolato nell'ambiente marittimo. Rivolgo – ha aggiunto – un particolare pensiero ai Cappellani e ai volontari che si prodigano per la cura pastorale dei marittimi, dei pescatori e delle loro famiglie. Assicuro la mia preghiera – ha proseguito Benedetto XVI – anche per i marittimi che purtroppo si trovano sequestrati per atti di pirateria. Auspico – ha concluso – che vengano trattati con rispetto e umanità, e prego per i loro familiari, affinché siano forti nella fede e non perdano la speranza di riunirsi presto ai loro cari''.
Al termine dell'Angelus e' previsto un incontro tra il Papa e una delegazione internazionale di familiari delle vittime dei pirati. Nel 2010 con 445 attacchi, 53 navi sequestrate e 1.181 marittimi catturati, la pirateria ha raggiunto il suo massimo storico. A tutt'oggi questo fenomeno non accenna a diminuire, considerando che finora sono stati denunciati 214 nuovi episodi, con 26 navi e 522 marittimi ancora ostaggio dei pirati (IMB Piracy Reporting Centre). Tra gli ostaggi ci sono anche 11 italiani, catturati in due raid, a febbraio tra India e Somalia e ad aprile al largo dell'Oman.

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