Patto storico tra Repubblicani e Casa Bianca: 39 miliardi di tagli

Pubblicato il 9 Aprile 2011 - 08:08 OLTRE 6 MESI FA

Barack Obama (foto Lapresse)

WASHINGTON – Proprio a ridosso del termine ultimo di mezzanotte Usa, le 6 italiane, al Congresso degli Stati Uniti è stato raggiunto con la Casa Bianca un accordo storico che taglia circa 38 miliardi di dollari nella spesa federale ed evita la paralisi di governo.

“Il più grande taglio della spesa annuale della storia”, lo ha definito il presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Il presidente della Camera, il repubblicano John Boehner, ha annunciato ai suoi il piano, guadagnandosi un’ovazione quando ha fatto notare che permetterebbe di risparmiare 500 miliardi in un decennio.

“Questo è storico, quello che abbiamo fatto”, ha commentato il terzo uomo coinvolto nella trattativa, il democratico leader della maggioranza al Senato Harry Reid. Hanno annunciato l’accordo meno di un’ora prima che i finanziamenti del governo scadessero, riuscendo a evitare all’ultimo la paralisi, che sarebbe stata la prima in 15 anni. Questo avrebbe significato la chiusura dei parchi nazionali, dei programmi di assistenza fiscale e di altri servizi importanti, anche se i militari sarebbero rimasti in servizio e altri sforzi essenziali come il controllo del traffico aereo avrebbero continuato a essere attivi.

Da un lato, i democratici hanno respinto numerosi tentativi repubblicani di limitare la portata della Environmental Protection Agency (agenzia per la protezione ambientale) e di negare fondi federali alla Planned Parenthood, rete di cliniche abortive. I legislatori anti-aborto sono riusciti tuttavia a ottenere il divieto di utilizzo di fondi del governo federale o locale per pagare gli aborti nel distretto di Columbia. I repubblicani, ha detto Reid, chiedevano poi tagli imprecisati nei servizi sanitari per le donne a basso reddito, inaccettabili per i democratici.

Scrivere la norma e quindi farla passare potrebbe tuttavia richiedere giorni, per questo i leader del Congresso hanno deciso di approvare prima un provvedimento provvisorio per impedire l’arresto e mantenere la macchina federale in corsa fino alla metà della prossima settimana. Il Senato ha agito in pochi minuti e la legge è già stata votata; la Camera sta ancora lavorando. Frutto di sei settimane di intense trattative e di una giornata di colloqui in cui Reid e Boehner non sembravano andar d’accordo su niente, l’accordo ha un significato straordinario per i Gop. Ma è stato anche il primo test di una nuova era di governo diviso con Obama alla Casa Bianca, il Senato controllato dai colleghi democratici e una maggioranza repubblicana alla Camera, con un ruolo importante ricoperto dal Tea party.