Pedofilia, il Papa: “La penitenza può più del cambio delle strutture”

Papa Benedetto XVI

Il rinnovamento della Chiesa, di fronte agli abusi del clero non si ottiene tanto ”con cambiamenti delle strutture”, quanto ”con sincero spirito di penitenza e cammino operoso di conversione”. Lo ha affermato Benedetto XVI all’udienza generale citando scritti di santa Ildegarda di Bingen, e sottolineando che questo e’ ”un messaggio da non dimenticare”.

Benedetto XVI non si è riferito esplicitamente agli scandali di pedofilia, ma ha parlato in generale di ”abusi del clero”, ai quali – ha ricordato – l’eresia catara fiorita in Germania e in Europa intorno al XII secolo, voleva opporre una riforma radicale e profondi cambiamenti strutturali. A questo proposito ha citato il ”messaggio da non dimenticare” di santa Ildegarda, che accusò i catari di ”voler sovvertire la natura della Chiesa” e secondo la quale, invece, ”un vero rinnovamento della comunità ecclesiale non si ottiene tanto con un cambiamenti di strutture, quanto con un sincero spirito di penitenza e un cammino operoso di conversione”.

Con le sue parole papa Ratzinger sembra essersi implicitamente riferito agli scandali, sessuali ma non solo, emersi negli ultimi tempi in seno alla Chiesa e da lui puntualmente denunciati e condannati. E alle spinte che ne sono derivate a cambiamenti strutturali e riforme, dal celibato dei sacerdoti alla creazione di nuovi istituti. Riforme in parte avviate dalla Chiesa, che nello scorso luglio ha varato nuove procedure da seguire in caso di abusi rivedendo competenze e forza d’intervento dell’ex Sant’Uffizio, ma che, ha oggi sottolineato il Papa, rischiano di rimanere inefficaci senza un percorso interiore di ”penitenza” e ”conversione”.

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