Pirati, Buccaneer/ Perso il fattore sorpresa, ora ”impossibile” azione di forza italiana per liberare gli ostaggi

Un’azione di forza come quella attuata dagli americani per liberare il capitano Richard Phillips è attualmente impensabile per quanto riquarda gli ostaggi, tra cui 10 italiani, detenuti a bordo del rimorchiatore d’altura Buccaneer, a quanto affermano fonti del governo italiano.

In primo luogo, spiegano le fonti, gli assaltatori del Comsubin, il “Comando subacquei-incursori” della Marina militare, hanno perso definitivamente il fattore sorpresa che in un’azione di forza per liberare degli ostaggi è decisivo.

C’è’ poi il fatto che due attacchi ai pirati in poche ore – per liberare il vascello francese e il capitano Phillips – hanno mandato un segnale di allarme a tutti gli altri banditi. “Adesso gli ostaggi del Buccaneer sono praticamente inavvicinabili, e un’azione per liberarli sarebbe ad altissimo rischio”, rilevano le fonti.

Comunque, proprio in vista di una possibile azione militare, se diventasse inevitabile, da sabato la fregata italiana Maestrale, che sorveglia il Buccaneer, è stata sottratta al controllo della missione europea Atalanta, per essere riportata sotto il controllo dell’autorità politica nazionale, ovvero del governo e degli ammiragli che da Roma hanno il controllo tattico della missione.

Intanto i ministri degli Esteri e della Difesa hanno creato una “cellula di gestione” alla Farnesina, negli uffici dell’Unità di crisi. Franco Frattini e Ignazio La Russa sono stati delegati da Berlusconi a seguire il caso, con la Farnesina che in questa fase ha coinvolto anche il servizio segreto Aise (Agenzia Informazioni e Sicurezza Esterna) dell’ammiraglio Branciforte nel tentativo di verificare la possibilità di risolvere il sequestro salvando la vita dei marinai.

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