Putin spiana i civili. Rappresaglia e strategia dei russi. Pentagono prevede guerra lunga.

Kharkiv, Dnipro, Kherson, Mariupol, Kiev…intorno ad ogni città che le truppe russe avvicinano o accerchiano o assediano la stessa strategia d’attacco: bombardare case ed edifici. Putin spiana i civili. Il primo perché di questa condotta di guerra è nel primo numero fornito a denti stretti da Mosca: ad ieri 498 soldati russi morti.

Se Mosca dice 498…

I caduti russi, se Mosca ne ammette ufficialmente 498, sono certamente un multiplo di questa cifra, come sempre accade nelle guerre di propaganda. Di certo le truppe russe in Ucraina stanno pagando un prezzo alto in termini di perdite, di qui l’ordine di bombardare le città. Per rappresaglia contro gli ucraini, rappresaglia contro i civili, rappresaglia deliberata. E per strategia militare: costringere il governo ucraino a misurarsi con il macello della propria popolazione. Da ultimo ma non da ultimo: limitare l’escalation dei giovani russi in divisa che tornano a casa nelle casse di zinco, contenere il numero delle perdite al di sotto del limite di sopportabilità da parte delle famiglie e della gente russa.

Pentagono legge: guerra lunga

La lettura del Pentagono: i russi hanno difficoltà ma che si fermino o che sia guerra breve è illusione della pubblica opinione occidentale. Pentagono prevede ancora una o due settimane di bombardamenti, poi un mese di assedio-attacco a Kiev. Quindi mesi per il completamento del controllo russo di buona parte del territorio ucraino, quindi anni di guerra mai spenta alimentata dalla resistenza ucraina. Parola di Pentagono, ma finora il Pentagono sul come e quando avrebbero attaccato i russi è stato più che preciso.

Le armi all’Ucraina

Usa ed Europa, Italia compresa, inviano e invieranno armi agli ucraini che resistono ai russi. Chi le porta in Ucraina queste armi? Non le truppe di paesi della Nato, sarebbe conflitto diretto con le truppe russe. Allora probabilmente i contractors. Ma questo non elimina del tutto i rischi di scontro con le truppe russe. E i russi potrebbero essere tentati di colpire le linee di rifornimento, costi quel che costi. A Mosca già dicono esplicitamente di non poter escludere scontri con forze Nato. E la logica di escalation che ha portato Putin ad ordinare ai suoi generali di spianare i civili, applicata alla guerra lunga prevista dal Pentagono, porta ad una guerra più vasta della stessa Ucraina.

Guerra, l’immane fatica di pensarla

Guerra, la parola la pronunciano tutti ma interi settori della, per così dire, mente occidentale la guerra non sono in grado di pensarla e non riescono a pensare se stessi in guerra. Così la stupidaggine della burocrazia di una Università che, “per evitare polemiche”, nasconde e sposta un corso di letteratura russa, apre il rubinetto del politicamente correttissimo e dell’inconsapevolezza programmatica. Il blocco in Occidente delle fonti della propaganda di guerra russe viene da alcuni confuso come limitazione della libertà d’opinione.

Quindi, in guerra, bisognerebbe consentire la diffusione di “opinioni” come quella della base Nato militare ad Odessa (che non esiste), dell’attacco con armi biologiche americane alla Russia, dei bambini russi crocefissi dagli ucraini assettati di sangue…Come nel caso dei vaccini che mineralizzano il sangue (non a caso la propaganda di guerra pro russi e quella No Vax viaggiano sugli stessi canali) si invoca come diritto fondamentale la Costituzione materiale dei talk show e i principi inalienabile che presiedono al dibattito sulla Var dentro e durante le partite. Ma la par condicio tra chi si fa la guerra e l’uno vale uno che sempre un’opinione è sono ingenuità in buonissima fede. O incapacità di comprendere il reale, in pessima e ottusa fede su se stessi.

 

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