LUSSEMBURGO – Il ministro degli esteri spagnolo, Jose’ Manuel Garcia Margallo, ha inviato un appello all’Argentina perche’ si risolva ”in via amichevole” in contenzioso sull’esproprio della compagnia petrolifera spagnola Repsol. Al tempo stesso ha ribadito che ”la Spagna sta studiando tutte le misure possibili per costringere l’Argentina al tavolo dei negoziati”. Il caso e’ discusso oggi dai ministri degli esteri Ue, a Lussemburgo, che saranno aggiornati da Garcia Margallo.
I ministri degli esteri hanno ricevuto dal collega spagnolo un dossier sul contenzioso. L’alto rappresentante della Ue Catherine Ashton ha usato parole forti contro l’Argentina, condannando l’esproprio e chiedendo il rispetto degli obblighi nazionali. L’Europarlamento si e’ espresso a favore di misure concrete contro l’attitudine delle autorita’ argentine. Cio’ nonostante, dal consiglio di oggi non sono attese decisioni concrete su eventuali misure di ritorsione. ”Spetta alla Commissione Ue farlo”, ha ricordaro Garcia Margallo.
”Si tratta di fare tornare l’Argentina alla legalita’ internazionale, di ristabilire la fiducia degli investitori e di rispettare di diritti di base delle relazioni internazionali: la liberta’ di proprieta’ e la liberta’ di impresa”, ha spiegato. ”Non discutiamo del diritto dell’Argentina ad una sovranita’ energetica, anche se personalmente lo ritengo un errore”, ha dichiarato il ministro. ”Cio’ che discutiamo, e’ che non e’ possibile espropriare senza pagare, senzaa rimborsare gli azionisti”. Garcia-Margallo ha precisato che in nessun caso saranno prese misure contro i cittadini argentini, in quanto ”l’amicizia tra i due popoli e’ fuori di ogni dubbio”.