Ritorno sulla luna? Obama annulla progetto Nasa

Barack Obama

Con la richiesta di budget per il 2011 che Barack Obama presenterà domani spariranno completamente i piani della Nasa, costruiti sull’ambizione di George Bush di rilanciare l’esplorazione dello spazio, di un ritorno sulla Luna.

I numeri della finanziaria da austerity che la Casa Bianca si accinge a presentere prevedono infatti il taglio del Constellation program, teso a realizzare una nuova missione sulla Luna entro il 2020. Ma anche dare un colpo mortale alla realizzazione del razzo Ares 1, che dovrebbe essere il successore dello Shuttle per il quale l’agenzia ha già speso miliardi.

In ogni caso, sottolinea oggi il Washington Post, bisogna aspettare di vedere se il Congresso darà luce verde alla nuova politica di Obama, soprattutto considerato che i lobbisti dell’industria spaziale sembrano pronti ad «una battaglia all’ultimo sangue» a Capitol Hill.

Le prime rivelazioni della stampa infatti hanno già provocato le proteste dei congressisti eletti nei distretti che sarebbero più interessati dal taglio delle commesse. Il primo a scagliarsi contro la decisione di Obama è Michael Griffin, l’ex capo della Nasa, che era stato il padre del Costellation program: «vuol dire essenzialmente che gli Stati Uniti hanno deciso di non essere protagonisti importanti nell’esplorazione umana nello spazio nel prossimo futuro» ha detto.

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