Russia e Cina, da oriente i futuri nemici per l’Europa, la Nato rivede i piani di difesa, investe un miliardo

di Caterina Galloni
Pubblicato il 7 Novembre 2021 - 18:00 OLTRE 6 MESI FA
Russia e Cina, da oriente i futuri nemici per l'Europa, la Nato rivede i piani di difesa, investe un miliardo

Russia e Cina, da oriente i futuri nemici per l’Europa, la Nato rivede i piani di difesa, investe un miliardo (Foto d’archivio Ansa)

I ministri della difesa NATO hanno concordato un nuovo piano generale riservato a tutela da potenziali attacchi russi, che potrebbero includere armi nucleari, guerra informatica, missili ipersonici o attacchi spaziali sui satelliti. Lo riferisce l’agenzia Reuters. Il piano ha istituito un fondo da 1 miliardo di dollari per finanziare l’avviamento e lo sviluppo di nuove tecnologie digitali.

Russia e Cina: un’alleanza che mette in guardia la Nato

Nel piano viene ribadito l’obiettivo principale dell’alleanza: dissuadere Mosca da futuri attacchi e, tra le molte richieste, quella di spostare l’attenzione anche verso la Cina

Entro la fine del 2022 saranno preparati piani più dettagliati che consentiranno alla NATO decidere di quali armi aggiuntive necessita e come posizionare le sue forze militari.

I ministri della NATO hanno sottolineato di non ritenere imminente un attacco russo. Tuttavia hanno aggiunto che il “concetto strategico di deterrenza e difesa nell’area euro-atlantica” aggiornato e il relativo piano di attuazione siano necessari in quanto la Russia sviluppa avanzati sistemi di armi e schiera truppe ed equipaggiamenti sempre più vicini ai confini degli alleati.

Il piano della Nato per neutralizzare la Russia

Il nuovo piano coincide con la prima riunione di persona dei ministri della difesa NATO dall’inizio della pandemia COVID-19. 

Prima dell’incontro, il segretario alla Difesa degli Stati Uniti ha visitato la Georgia e l’Ucraina, paesi in prima linea per quanto riguarda l’aggressione russa.

Il 18 ottobre scorso, dopo che otto rappresentanti della delegazione russa sono stati accusati di essere delle spie, la Russia ha annunciato di chiudere la sede diplomatica presso l’alleanza di difesa occidentale a Bruxelles nonché a Mosca, l’ufficio informazioni della NATO.

Il rapporto del Pentagono sul pericolo Cina

Nel frattempo, secondo un nuovo rapporto del Pentagono diffuso di recente, la Cina sta rapidamente accrescendo le dimensioni del suo arsenale nucleare ed entro il 2030 potrebbe garantirsi fino a 1.000 testate nucleari.

L’evolversi della situazione è sulla scia del recente test cinese di un’arma ipersonica che ha sollevato serie preoccupazioni sul rafforzamento e il crescente sviluppo militare della Cina.

“Il ritmo accelerato dell’espansione nucleare della Repubblica Popolare cinese (RPC) potrebbe consentire al Paese di disporre, entro il 2017, fino a 700 testate nucleari”, ha affermato il rapporto annuale 2021 del Pentagono noto come “Sviluppi militari e di sicurezza che riguardano la Repubblica Popolare Cinese”.

“Entro il 2030, la RPC probabilmente ha intenzione di disporre di almeno 1.000 testate, superando il ritmo e le dimensioni del DoD (Dipartimento della Difesa) previste nel 2020”, si legge nel rapporto. 

Il numeri della forza militare cinese

E’ una crescita molto diversa da quella prevista nel rapporto del 2020, che prevedeva un raddoppio dell’attuale arsenale nucleare cinese con diverse centinaia di testate nucleari.

Nonostante l’aumento delle testate cinesi, il suo arsenale sarà ancora di molto inferiore a quello degli USA, composto da 3.750 testate in grado di essere dispiegate da centinaia di missili terra-mare e da una flotta di bombardieri strategici.

Negli ultimi mesi, la crescita della forza nucleare cinese è stata catturata da immagini satellitari che mostrano la costruzione di centinaia di silos missilistici in tre località della Cina settentrionale e occidentale.

I leader cinesi hanno pubblicamente dichiarato l’intenzione che entro il 2050 le forze armate cinesi diventino una potenza mondiale. 

Il rapporto del Pentagono ha indicato che la crescita della Cina riguardo le capacità militari è in linea con quanto dichiarato. Nel rapporto viene commentato che “continuano a rafforzare la capacità della RPC di combattere e vincere le guerre” contro un “forte nemico” (un probabile eufemismo che indica gli USA). Obbligare inoltre Taiwan e rivali nelle controversie territoriali, contrastare l’ intervento di una terza parte in un conflitto e progettare il potere a livello mondiale”.

La sperimentazione, ad agosto, di un “sistema di bombardamento orbitale frazionario” da parte della Cina ha sollevato preoccupazione su come gli Stati Uniti potrebbero contrastarlo. Il sistema è mirato a contrastare l’insieme dei sistemi di rilevamento e Difesa antimissile occidentale. La messa in orbita di questo sistema potrebbe di fatto passare inosservata e trasformarsi in un’arma senza uguali.