MOSCA – Nuova stretta sui prodotti agricoli europei da parte della Russia. Il Cremlino ha infatti deciso di estendere l’embargo agroalimentare anche alle farine animali, ai grassi di bovini, suini e di pollame, nonché ad altri derivati di bovini e suini.
Lo ha reso noto la stessa Rosselkhoznadzor, l’ente federale che controlla la qualità dei prodotti agricoli. Motivazione: “Violazione delle nome di sicurezza”.
Il divieto scatta da martedì 20 ottobre. Il responsabile di Rosselkhoznadzor, Serghiei Dankvert, ha riscontrato 17 casi di presenza di sostanze vietate in derivati bovini provenienti da sei paesi: Italia, Austria, Ungheria, Germania, Danimarca e Polonia. Si tratta di piombo, salmonella, tetracicline, cadmio, listeria, cloramfenicolo.