Mosca, la moglie del sindaco: “Dal Cremlino una campagna staliniana”

Elena Baturina

Ielena Baturina, la donna più ricca di Russia, ha accusato apertamente il Cremlino di aver orchestrato la campagna mediatica contro suo marito, il sindaco di Mosca Iuri Luzhkov, affermando che si tratta di denunce peggiori di quelle dell’epoca staliniana.

”In linea di massima, tutto ciò ricorda un po’ le denunce anonime dell’epoca sovietica”, ha dichiarato in una intervista al settimanale New Times rilasciata via skype dall’Austria, dove si trova insieme al marito.

”Qual è la differenza? All’epoca, per mettere qualcuno in prigione, l’Nkvd – la polizia segreta staliniana, ndr – pretendeva che ci fosse almeno una denuncia ‘anonima’ di un vicino di casa, da noi invece quelli che mettono dentro sono gli stessi che scrivono le denunce”. ”Da noi il sistema è già perfezionato”, ha aggiunto, sostenendo che a suo avviso il mandante degli attacchi tv è ”l’amministrazione presidenziale”.

Baturina ha spiegato che nell’amministrazione presidenziale qualcuno teme che Luzhkov si schieri dalla parte del premier Vladimir Putin e non del presidente Dmitri Medvedev in vista delle elezioni presidenziali del 2012.

Stasera Tv Zenter, controllata dal Comune di Mosca, replicherà ai due reportage di Ntv (controllata da Gazprom, di cui Medvedev è stato presidente) contro il primo cittadino, svelando chi e’ il mandante e come sono stati confezionati.

Gestione cookie