Russia. Putin: “Dal 2013 esame di lingua e cultura per gli immigrati”

MOSCA – Il premier Vladimir Putin, candidato alle presidenziali del 4 marzo, e' contrario all'idea alimentata da certo nazionalismo di uno ''stato russo monoetnico'' ma chiede di rafforzare le norme per la registrazione degli immigrati e di introdurre dal 2013 l'esame obbligatorio di lingua, letteratura e cultura russe per una loro migliore integrazione.

E' quanto si legge in un articolo del capo del governo sulle relazioni interetniche, publicato su Nezavisimaia Gazeta e sul sito elettorale www.putin2012.ru.

''A partire dal 2013 e' necessario rendere obbligatorio l'esame sulla lingua russa, la storia, la letteratura e i fondamenti del nostro Stato e della nostra legge per ottenere o prolungare lo status di immigrato'', sostiene Putin, assicurando che ''la Russia e' pronta a sviluppare e fornire i necessari programmi di educazione ai migranti'' (finanziati dagli imprenditori in alcuni casi).

Il premier auspica anche ''l'introduzione della responsabilita' penale per la violazione delle norme sull' immigrazione e di registrazione''. Infine, Putin si dice ''profondamente convinto che i tentativi di propagandare l'idea di costruire uno stato russo nazionale monoetnico contraddice la nostra intera storia millenaria'' ed e' ''la via piu' breve per la distruzione del popolo e dello Stato russo''.

''Quando qualcuno – prosegue – comincia a gridare 'basta foraggiare il Caucaso', ti puoi aspettare che l'appello sara' seguito inevitabilmente da 'basta foraggiare la Siberia, il Far East, gli Urali, l'area del Volga, la regione di Mosca''.

L'articolo appare come una risposta al montante nazionalismo, che prende di mira l'immigrazione (in particolare di centroasiatici e caucasici) e gli enormi finanziamenti destinati alle poverissime repubbliche russe del Caucaso del nord.

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