Russia: “Siria rischia un governo di deriva terrorista”

MOSCA – Le ”organizzazioni terroristiche” rischiano di imporsi in Siria se il regime del presidente Bashar al-Assad dovesse cadere. Lo afferma oggi un responsabile del ministero degli Esteri russo, citato dall’agenzia Interfax. ”Se il governo siriano non riesce a mantenere il potere, c’e’ una forte possibilita’ che, nel Paese, elementi radicali e rappresentanti di organizzazioni terroristiche si rafforzino”, ha dichiarato Ilia Rogatchev, funzionario del ministero.

La Russia, alleata della Siria, si rifiuta di votare la risoluzione Onu che condanna il regime siriano per la repressione del movimento di contestazione. Due giorni fa il presidente russo Dmitri Medvedev ha detto che la risoluzione del Consiglio di sicurezza Onu deve essere forte ma equilibrata, senza implicare sanzioni automatiche. In precedenza il capo del Cremlino aveva affermato che all’interno dell’opposizione siriana si nascondono ”estremisti” e ”terroristi”.

Per gli Stati Uniti, al contrario, e’ il regime di Damasco, a rappresentare una minaccia terroristica. La Siria e l’Iran sono i ”principali Paesi che sostengono il terrorismo”, ha affermato lo scorso giugno il consigliere del presidente Usa Barack Obama per l’antiterrorismo, John Brennan. Il responsabile del ministero degli Esteri russo, oltre che della situazione in Siria, ha anche parlato della Libia. Rogatchev stima che la minaccia terroristica si stia rinforzando in questo Paese e che con il crollo del regime di Muammar Gheddafi, enormi depositi di armi siano stati saccheggiati da Al Qaida,

”In Libia, la minaccia terroristica si sta rinforzando e non c’e’ ragione di essere ottimisti – ha aggiunto Rogatchev, stando all’agenzia Ria Novosti – in quel Paese accadono cose per nulla piacevoli, enormi depositi di armi sono stati saccheggiati. C’e’ la possibilita’ che siano finite nelle mani della rete locale di Al Qaida”.

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