Russia-Ucraina: Zelensky chiede a Putin di trattare, il Papa “preoccupato” fa visita all’ambasciatore russo

Papa Francesco “preoccupato” dall’ambasciatore russo, Volodymyr Zelensky che chiede a Putin di trattare. Ma il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov resta sospettoso e ribadisce la linea dura. Sono ore sempre più drammatiche per l’Ucraina che finora conta 137 soldati uccisi e 316 feriti dall’inizio dell’invasione russa. 

Nel secondo giorno di guerra, con le truppe russe arrivate a Kiev, il presidente ucraino Zelensky è tornato a chiedere alla Russia di negoziare. “Voglio fare appello ancora una volta al presidente della Federazione russa perché si sieda al tavolo del negoziato e fermi la morte delle persone”, ha detto in un nuovo videomessaggio.

Dal canto suo, la Russia si dice pronta a negoziare se Kiev “depone le armi”, ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, nel corso di un punto stampa. “Siamo pronti per i negoziati, in qualsiasi momento, non appena le forze armate ucraine ascolteranno la nostra richiesta e deporranno le armi”, ha spiegato.

Russia-Ucraina, per Lavrov Zelensky “mente”

Il ministro russo degli Esteri ha detto anche che il presidente ucraino Zelensky mente quando si dice disponibile a discutere dello status neutrale del suo Paese. “Sta solo dicendo una bugia, mente quando dichiara di essere pronto a discutere di uno status neutrale”, ha affermato dopo un incontro con i ministri degli Esteri delle due repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk.

Lavrov ha fatto notare che in passato non sono mancate occasioni a Zelensky per discutere il tema, ma sono state “occasioni mancate”. Il ministro russo ha poi criticato l’Occidente per aver “negato all’unanimità” che un “genocidio” fosse in corso in Ucraina per mano delle forze di Kiev nelle due regioni separatiste, riconosciute da Mosca lunedì scorso.

Sulla possibilità di negoziati è poi intervenuto anche il presidente Vladimir Putin: “La Russia è disponibile a condurre negoziati di alto livello con l’Ucraina”, ha detto nel corso di un colloquio telefonico con il leader cinese, Xi Jinping. “Gli Stati Uniti e la Nato hanno a lungo ignorato le ragionevoli preoccupazioni della Russia in materia di sicurezza, hanno ripetutamente rinnegato i loro impegni e hanno continuato a far avanzare il dispiegamento militare verso est”, ha detto.

Il Papa a sorpresa dall’ambasciatore russo

“Preoccupato” per la guerra in atto è anche Papa Francesco che stamattina si è recato in visita all’Ambasciata russa presso la Santa sede, in Via della Conciliazione. Si è trattenuto poco più dì mezz’ora. 

Una visita a sorpresa quella del Santo Padre dopo che aveva annullato tutte le udienze in programma nella mattinata di oggi, 25 febbraio. Il tentativo di mediazione del Papa con la Russia arriva dopo l’accorato appello per la pace in Ucraina con l’invito alla preghiera e al digiuno per il 2 marzo.

Parole ribadite dal cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin: “Di fronte agli sviluppi della crisi in Ucraina, risaltano ancora più nette e più accorate le parole che il Santo Padre Francesco ha pronunciato al termine dell’udienza generale. Il Papa ha evocato ‘grande dolore’, ‘angoscia e preoccupazione’. Ed ha invitato tutte le parti coinvolte ad ‘astenersi da ogni azione che provochi ancora più sofferenza alle popolazioni’, ‘destabilizzi la convivenza pacifica’ e ‘screditi il diritto internazionale’”.

 

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