CITTA’ DEL VATICANO – Sarà presto santo don Luigi Guanella, uno dei santi sociali dell’Ottocento italiano, grande amico di don Bosco e apostolo dei poveri e dei sofferenti, pronto ad opporsi all’autorita’ civile che lo annovero’ per un periodo tra i ”soggetti pericolosi”.
Il 21 febbraio si terrà un concistoro ordinario e in quella occasione il Papa indicherà la data per la cerimonia di canonizzazione di Guanella, nato nel 1842 a Fraciscio di Campodolcino, in provincia di Sondrio. Nello stesso concistoro verranno indicate le date per le canonizzazioni di Guido Maria Conforti, fondatore dei missionari saveriani, e della religiosa spagnola Bonifacia Rodriguez de Castro, fondatrice della Congregazione delle serve di San Giuseppe. Il sacerdote della Val Chiavenna – fondatore degli ordini maschili e femminili dei Guanelliani, cioe’ delle Figlie di S. Maria della Provvidenza e dei Servi della Carità, – dopo l’ordinazione a prete chiese a don Bosco di accoglierlo tra i salesiani, ma il vescovo di Como lo volle in diocesi. Guanella vi restò nell’attesa della ”ora della misericordia”, per iniziare cioè quelle opere di carita’ cui si sentiva chiamato. Diffidenze, incomprensioni e persecuzioni troncarono sul nascere per lunghi anni ogni avvio di opere e fecero di lui un prete errante e confinato, ritenuto matto dagli dagli amici e pericoloso dai nemici.
La svolta quando fu destinato come parroco a Pianello, dove raccolse l’eredità di don Carlo Coppini: un gruppetto di cinque religiose disposte a qualsiasi servizio assistenziale in Italia e all’estero, persino nelle Americhe, allora davvero lontane. E’ da quel nucleo che don Guanella riusci’ a dare vita a un suo istituto di suore e a un istituto sacerdotale. Mori’ il 24 ottobre 1915 e il 25 ottobre 1964 fu beatificato da Paolo VI. A don Guanella viene attribuita l’intercessione per la guarigione, che una commissione medica ha riconosciuto inspiegabile a livello scientifico, del giovane William Glisson di Springfield (Pennsylvania, Usa). Questi il 15 marzo 2002, mentre pattinava, cadde al suolo riportando un gravissimo trauma cranico che non lasciava speranze.