Siria. Aereo di Assad bombarda stazione di benzina uccidendo almeno 30 persone

Pubblicato il 26 Dicembre 2012 - 14:57 OLTRE 6 MESI FA
Il video postato dai ribelli sul bombardamento della stazione di benzina

BEIRUT, LIBANO – Un’aereo dell’aviazione militare di Bashar al-Assad ha bombardato a Ain Issa, nella provincia di Raqqa, nel nord della Siria, vicino al confine turco, un disributore di benzina uccidendo almeno 30 delle persone che facevano la fila per acquistare benzina, secodo quanto riferito alla BBC da ribelli che hanno postato un video dei resti delle vittime. Tra esse si contano tre donne e otto bambini.

I ribelli affermano che le ”decine di  persone rimaste ferite” sono state trasportate in ospedale su moto ed altri mezzi di fortuna perche’ le ambulanze non hanno piu’ carburante. Raqqa e’ stata teatro, negli ultimi tempi, di un escalation della violenza.

Le atrocità di Assad non si contano più. Il suo regime di Assad ha usato armi chimiche, in particolare gas nervino, nell’attacco ad Homs alla vigilia di Natale. E’questa la durissima accusa del capo della polizia militare siriana, maggior generale Abdulaziz Jassim al-Shalal, che ha disertato ed e’ passato con i ribelli.

Ne da’ notizia il Times che riprende un video postato sul sito di Al Arabiya. Parlando dal confine con la Turchia, il generale ha affermato di aver abbandonato il regime perche’ esso ”ha deviato dalla sua missione fondamentale di proteggere la nazione”, trasformandosi in una cricca di assassini”. Quanto alla sua accusa secondo cui Assad ha usato armi chimiche, proprio la vigilia di Natale alcuni oppositori hanno confermato l’utilizzo di ”gas velenoso” da parte delle truppe del regime regime ad Homs.

Se confermata, la notizia rappresenterebbe uno spartiacque. La comunità internazionale, Stati Uniti e Nato in testa, hanno da tempo avvertito il regime siriano che l’uso di armi chimiche non sarebbe tollerato e aprirebbe la strada ad un intervento militare per proteggere la popolazione.

Le notizie, riferite anche da Al Jazeera hanno aumentato l’allarme in Israele, che ha reagito con estrema durezza. Se il presidente siriano fara’ ricorso alle armi chimiche ”segnera’ il proprio destino… quella sara’ la sua condanna a morte”, ha affermato alla radio militare l’ex capo dell’intelligence israeliana, il generale Amos Yadlin.