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Siria, assediata la città ribelle di Banias: almeno 5 morti

di Maria Elena Perrero |11 Aprile 2011 13:14

DAMASCO – E’ assediata da reparti dell’esercito e da forze di sicurezza la città costiera siriana di Banias, dove ieri pomeriggio, 10 aprile, e stanotte le milizie alawite fedeli al presidente Bashar al Assad hanno aperto il fuoco contro manifestanti anti-regime uccidendone cinque. Diverse organizzazioni siriane per i diritti umani hanno chiesto l’apertura di una “commissione d’inchiesta al fine di sanzionare gli autori delle violenze”.

Diversi tstimoni oculari affermano che oltre 15 carri armati dell’esercito sono stati schierati ai margini di Banias, e che posti di blocco di agenti in borghese delle forze di sicurezza bloccano gli accessi alla città. Le comunicazioni dei telefoni fissi e cellulari sono state interrotte per tutta la notte, così come anche l’erogazione dell’elettricità.

La città, a maggioranza sunnita ma circondata da montagne abitate in prevalenza da alawiti, è sede di due raffinerie di petrolio ed è il luogo natale dell’ex vice presidente siriano Abdel Halim Khaddam (sunnita), dal dicembre 2005 esiliato in europa dopo esser stato epurato dai vertici del potere dominato dalla famiglia Assad e dai clan alawiti ad essa alleati. Secondo l’agenzia ufficiale Sana, nove soldati dell’esercito sarebbero stati uccisi in agguati tesi da non meglio precisati “uomini armati” nei pressi di Banias.

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