Siria. Consiglio dei diritti umani Onu condanna Damasco

GINEVRA – Il Consiglio Onu sui diritti umani ha condannato oggi la brutale repressione in Siria. In una risoluzione approvata a Ginevra con i voti contrari di Russia, Cina e Cuba, il Consiglio condanna le violazioni dei diritti umani da parte delle autorita' siriane, chiede l'accesso per i soccorsi ai civili colpiti dalle violenze.

La risoluzione chiede a Damasco di porre ''immediatamente fine'' alla brutale repressione della rivolta contro il regime. Approvato al termine di un dibattito urgente, denunciato dalla delegazione siriana che ha abbandonato l'aula, il testo ''sottolinea l'importanza di porre fine all'impunita' e di perseguire i responsabili ''per le violazioni dei diritti umani, incluse quelle che possono costituire crimini contro l'umanita''.

E' la quarta volta che il Consiglio dei diritti umani approva una risoluzione di condanna della Siria dallo scoppio delle rivolte in marzo e della repressione che in undici mesi ha causato la morte di oltre 7.500 civili, secondo i dati dell'Onu. L'odierno testo e' stato adottato dai 47 Paesi membri del Consiglio con 37 voti a favore (tra cui quello dell'Italia), tre astensioni (Ecuador, India, Filippine), tre voti contrari, e quattro assenti.

La risoluzione ''condanna con forza le diffuse e sistematiche violazioni dei diritti umani e delle liberta' fondamentali da parte delle autorita' siriane'' e chiede un accesso ''libero e senza ostacoli alle Nazioni Unite e alle organizzazioni umanitarie affinche' possano portare soccorsi a tutti i civili colpiti dalle violenze'', si legge nel testo.

Viene condannato in particolare ''l'uso della forza contro i civili, esecuzioni arbitrarie, l'uccisione e la persecuzione di manifestanti, i difensori dei diritti umani e giornalisti, tra cui la recente morte di siriani e giornalisti stranieri, detenzioni arbitrarie, sparizioni forzate, gli ostacoli alle cure mediche, torture, violenza sessuale e maltrattamenti, anche nei confronti di bambini, l'uso di artiglieria pesante e carri armati per attaccare le zone residenziali''.

Riunito in sessione fino al prossimo 23 marzo, il Consiglio tornera' ad esaminare la situazione in Siria il prossimo 12 marzo, quando sara' presentato il rapporto della Commissione d'inchiesta sulla Siria, che ha denunciato crimini contro l'umanita'.

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