Siria, l'Ue blocca tutti gli investimenti petroliferi

BRUXELLES, 23 SET – Nuovo giro di vite dell'Unione europea contro il regime di Damasco, per indurlo a fermare le violenze e la repressione, tramite lo stop a investimenti delle aziende europee nel settore petrolifero.

Ad annunciarlo è Catherine Ashton, Alto rappresentante Ue per la Politica estera, in una nota.

''Vista la prosecuzione della brutale campagna del regime siriano contro la sua stessa popolazione – afferma Ashton – l'Unione europea ha deciso di adottare ulteriori sanzioni''.

Il settimo pacchetto di sanzioni dei 27 Stati membri include ''un divieto di investimento nel settore petrolifero siriano, che si aggiunge alle decisioni già assunte il 2 settembre scorso con il divieto di importazione del petrolio dalla Siria''.

La decisione di oggi include anche l'inserimento di altre persone e società alla lista di quanti sono soggetti al congelamento dei beni e dei visti di ingresso nell'Ue.

''Ho detto ripetutamente – aggiunge Ashton – che la repressione del regime contro la popolazione deve fermarsi del tutto, che i manifestanti detenuti devono essere rilasciati immediatamente e che un dialogo inclusivo nazionale venga lanciato al più presto''.

Ashton non esclude un ulteriore stretta su Damasco. ''L'Unione europea considererà misure addizionali alla luce degli sviluppi''.

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