Siria: mercenari russi uccisi da aerei americani. Facevano parte del gruppo “Wagner”

Mercenari russi uccisi dai raid americani in Siria
Siria: mercenari russi uccisi da aerei americani. L’imbarazzo del Cremlino

ROMA – Ci sarebbero diversi mercenari russi (13 sostiene Novaia Gazeta) tra gli uomini armati pro-Assad uccisi il 7 febbraio in un raid aereo americano nella provincia siriana di Deir ez-Zor: lo scrivono alcuni media internazionali, tra cui le agenzie Bloomberg e Reuters. Secondo Washington, oltre 100 miliziani che combattevano dalla parte di Damasco sono stati uccisi nell’attacco.

Citando degli ex compagni dei caduti, la Reuters indica tra i russi presumibilmente morti a Deir ez-Zor, Vladimir Loghinov e Kirill Ananiev. Il collettivo Conflict Intelligence Team (Cit) conferma questi nomi e aggiunge quelli di Stanislav Matveev, Igor Kosoturov e Aleksey Ladyghin. Pare che combattessero per il gruppo russo di mercenari Wagner, considerato al servizio del Cremlino. Secondo Bloomberg, che cita un funzionario americano e tre russi “ben informati”, diversi mercenari russi sono morti nel raid americano.

Cremlino: “Mercenari russi? Sappiamo solo dei militari”. Il Cremlino non ha informazioni sui possibili mercenari russi presenti in Siria: lo ha detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, commentando la notizia data dai media secondo cui diversi mercenari russi sarebbero morti in un raid aereo americano in Siria la scorsa settimana. “Come sapete – ha dichiarato Peskov – le informazioni che gestiamo riguardano i militari delle forze armate russe impegnati nell’operazione che l’aviazione russa sta conducendo a sostegno dell’esercito siriano. Non abbiamo informazioni – ha concluso Peskov – su altri russi che possano essere presenti in Siria”.

Peskov ha chiesto ai media di non diffondere “dati distorti” in relazione alle voci sull’alto numero di mercenari uccisi in Siria. “Esortiamo (tutti) a non essere guidati da informazioni errate, intenzionali o non intenzionali, e fare attenzione alla descrizione di tali incidenti potenzialmente importanti al fine di non rimanere affascinati da dati distorti”, ha detto il portavoce del Cremlino commentando le voci su molti russi presumibilmente uccisi nella provincia siriana di Deir ez-Zor il 7 febbraio scorso. Quanto all’ipotesi che effettivamente le vittime fossero mercenari Peskov ha detto di “non poter escludere che in Siria si trovino cittadini russi che non fanno parte dell’esercito”.

Oppositore russo: “Putin dica quanti connazionali morti”. L’oppositore russo Grigori Iavlinski chiede che si faccia chiarezza sui cittadini russi morti in Siria, dove – secondo i media – decine di mercenari russi sarebbero stati uccisi la settimana scorsa in un raid aereo americano. Se molti cittadini russi sono morti in Siria – scrive Iavlinski in un comunicato del suo partito, Iabloko – “i funzionari competenti, compreso il comandante in capo delle nostre forze armate, Putin, sono obbligati a informarne il paese e a decidere chi ne ha la responsabilità”.

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