Siria, sondaggi contro i raid di Obama (1 su 3 con lui). Congresso indeciso

Siria, contro i raid di Obama sondaggi (1 su 3 con lui) e Congresso indeciso
Siria, contro i raid di Obama sondaggi (1 su 3 con lui) e Congresso indeciso

WASHINGTON – Siria, contro i raid di Obama sondaggi (1 su 3 con lui) e Congresso indeciso. Il tentativo di mediazione russo offre all’amministrazione americana una riserva di tempo per rivedere la decisione di attaccare Assad. Non è cambiato solo il quadro diplomatico: Obama non ha l’appoggio dell’opinione pubblica (solo un terzo è con lui),  e il Congresso si adegua con l’indecisione che regna in entrambi i rami del Parlamento. Il New York Times ha sondato le intenzioni dei congressmen: il Senato è spaccato a metà (23 favorevoli, 52 indecisi e 25 contrari), la Camera è contraria (38 favorevoli, 211 indecisi, 27 non pervenuti, 157 contrari).

Se si votasse oggi “non sarei molto fiducioso che la mozione possa essere approvata”. Lo ha ammesso Barack Obama all’Nbc aggiungendo di “non aver ancora deciso il da farsi” in caso di voto negativo da parte del Congresso sui raid in Siria. L’incertezza riflette il disorientamento di un’opinione pubblica della quale i sondaggi registrano una tendenza a sfilarsi da convinzioni interveniste.

Il sondaggio Wall Street Journal/Nbc non lascia dubbi: solo il 33% degli intervistati sostiene che il Congresso dovrebbe approvare i raid di Obama, meno di uno su quattro ritiene che sia nell’interesse degli Usa. Solo due settimane fa il 50% appoggiava l’intervento rapido e circoscritto proposto da Obama (oggi siamo al 44%).

Esperti sondaggisti di Repubblicani e Democratici, ascoltati dal Wall Street Journal, giungono alla stessa conclusione: più arrivano informazioni dalla Siria, più se ne sa meno resiste la voglia di un attacco. Le teorie e i principi dell’espansione della democrazia nel mondo hanno lasciato il posto ad altre priorità: prima l’interesse nazionale, dice il 75% degli intervistati (nel 2005 erano il 54%. Lo scivolamento è particolarmente significativo nell’elettorato repubblicano: 19% contro il 60% del 2005.

Importante il giudizio su Obama: 6 americani su 10 disapprovano il modo con cui ha gestito la crisi siriana, solo un terzo giudica convincenti le motivazioni addotte a sostegno dell’intervento.

 

 

 

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