Siria: Ue al lavoro su nuove sanzioni economiche

SOPOT (POLONIA), 3 SET – La Ue e' pronta ad imporre alla Siria nuove sanzioni economiche, dopo l'embargo petrolifero in vigore da oggi. E' quanto emerso dalla riunione informale dei ministri degli esteri della Ue a Sopot (Polonia).

''Stiamo vedendo come usare i nostri muscoli economici per esercitare il massimo di pressione'' sul regime di Damasco ''per indurlo a fermare il bagno di sangue'', ha detto l'alto rappresentante della Ue Catherine Ashton, riferendo che gli esperti Ue stanno lavorando ad un nuovo pacchetto di misure economiche, pur senza fornire dettagli.

''Se Bashar Al Assad non cambia, se non ci saranno cambiamenti nel regime, bisognera' accentuare la pressione sulla Siria'', ha dichiarato il ministro francese Alain Juppe'. E nuove sanzioni non sono state escluse neppure dal ministro tedesco Guido Westerwelle. ''Non possiamo escludere che misure supplementari siano discusse in Europa, se malgrado tutto la repressione continua'', ha detto.

La Ashton ha rilevato che ''c'e' una preoccupazione crescente'' per quello che accade in Siria.

''Non e' la Libia'', ha precisato Juppe'. ''Ma dobbiamo essere coerenti con noi stessi e la comunita' internazionale: l'Unione europea, in ogni caso la Francia, dovra' esercitare pienamente la responsabilita' di proteggere le popolazioni civili contro la violenza delle dittature'', ha rimarcato il ministro francese.

L'attenzione si sposta ora sulle Nazioni Unite, dove gli europei auspicano di superare i veti contrapposti tra Russia e Cina e ottenere una condanna piu' esplicita del regime siriano.

''E' importante che possiamo convincere i nostri partner internazionali che vogliamo una risoluzione sulla Siria in favore della liberta' e della democrazia'', ha rilevato Westerwelle.

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