Siria, Usa annunciano: completata la distruzione dei gas di Assad

Siria, Usa annunciano: completata la distruzione dei gas di Assad
Corpi uccisi durante la strage di Ghouta

NEW YORK – Ad un anno dalla strage nella cittadina siriana di Ghouta del 21 agosto scorso – con centinaia di vittime civili uccise secondo le denunce dai gas – il Pentagono ha annunciato il completamento della distruzione in mare dei componenti per la realizzazione di armi chimiche consegnati dal regime di Bashar al Assad alla missione dell’Onu-Opac, grazie a un accordo con Russia e Usa. In una nota, il Dipartimento della Difesa americano ha reso noto che la distruzione e’ stata portata a termine a bordo della nave-laboratorio americana Cape Ray, precisando che nel corso di una telefonata con il comandante dell’unità Rich Dromerhauser, il capo del Pentagono, Chuck Hagel, ha avuto conferma della “neutralizzazione, in mare, degli elementi chimici più pericolosi delle scorte siriane”.

Poco dopo, anche il presidente Barack Obama ha espresso soddisfazione, affermando che si tratta di “un risultato importante nei nostri sforzi per contrastare la diffusione di armi di distruzione di massa” e di “una pietra miliare importante” che “fa progredire i nostri sforzi collettivi per garantire che il regime di Assad non usi il suo arsenale chimico contro il popolo siriano”. Le operazioni a bordo della Cape Ray erano iniziate ai primi di luglio, quando davanti al porto di Gioia Tauro era stato completato il trasbordo dei 78 container di elementi chimici prelevati in Siria dalla nave danese Ark Futura. Si tratta di un risultato raggiunto grazie a un’azione congiunta russo-americana negoziata a Ginevra il 14 settembre: iniziativa che ha sventato un minacciato attacco aereo Usa contro le forze governative siriane Bashar al Assad, ritenute in occidente responsabili del massacro.

Obama ha anche espresso gratitudine alla missione dell’ Onu-Opac e ringraziamenti “ai nostri stretti alleati – Danimarca, Norvegia, Italia, Finlandia e Gran Bretagna – per il contributo chiave dato” alla buona riuscita della delicatissima operazione. Tuttavia, ha affermato ancora Obama, “rimangono interrogativi riguardo alle omissioni e discrepanze” sulle informazioni siriane a proposito dell’asserito uso di armi non convenzionali. Domande a cui deve essere data una risposta, ha detto Obama, avvertendo che gli Usa restano vigilanti sul rispetto di tutti gli impegni assunti da Damasco. “Noi – ha concluso il leader della Casa Bianca – lavoreremo a stretto contatto con l’Opac e la comunita’ internazionale per trovare una soluzione alle questioni rimaste aperte” e allo stesso tempo “continueremo a fare forti pressioni sul regime di Assad affinché ponga fine alle orrende atrocità che continua a commettere contro il proprio popolo” e “verificheremo attentamente che la Siria adempia ai suoi impegni per la distruzione degli impianti di cui ancora dispone per la produzione di armi chimiche”.

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