Somalia: Scontri a Mogadiscio. Almeno 9 civili uccisi

Pubblicato il 26 Aprile 2010 - 08:03 OLTRE 6 MESI FA

Almeno nove civili uccisi oggi a Mogadiscio in scontri fra truppe governative e dell’Unione africana (Ua) da un a parte e i ribelli Shabaab, collegati ad Al Qaeda, dall’altra. Lo hanno reso noto fonti mediche locali e testimoni. I combattimenti sono iniziati questa mattina nella capitale somala quando i militanti integralisti hanno aperto il fuoco, tirando delle granate in direzione del palazzo presidenziale. Successivamente le forze governative supportate dall’Ua hanno risposto sparando a loro volta. «Sono nove i civili rimasti uccisi nei bombardamenti – ha dichiarato il responsabile dei servizi di ambulanza – i feriti sono 37, di cui alcuni gravi».

Una vera e propria carneficina secondo alcuni testimoni. «Ho visto i corpi di cinque civili fatti a pezzi, a brandelli – ha riferito Nurto Hassan, un testimone – una granata è esplosa vicino alla stazione ferroviaria dove si trovavano numerose persone». «I tiri di artiglieria sono cominciati poco dopo che i ribelli avevano sparato in direzione del palazzo presidenziale», ha aggiunto.

Un altro testimone, Abdulahi Mohamed, ha precisato che i tiri di artiglieria pesante erano quelli delle truppe dell’Amisom che assicurano la sicurezza del palazzo del capo dello Stato. «Siamo capaci di distinguere le loro armi (dei ribelli, ndr) da quelle del governo – ha aggiunto il testimone – è stato orribile». Dalla fine del 2009, il governo di transizione somalo (TFG), controlla solo una piccola parte della capitale, che è invece per buona parte sotto il dominio dei ribelli Shabaab. I militanti integralisti tengono sotto scacco anche il centro-sud della Somalia, un Paese devastato dalla guerra civile dal 1991.