Nucleare, Usa e Russia hanno firmato a Praga lo storico Start 2 che riduce gli arsenali

Dopo un anno di negoziati Stati Uniti e Russia hanno firmato oggi a Praga lo Start 2, l’ accordo per la riduzione dei rispettivi arsenali nucleari. Un passo avanti che segna la buona volontà dei due Paesi ma soprattutto un documento di natura politica e di dichiarazioni di intenti, forse più di forma che di sostanza. La cerimonia della firma, alla presenza del presidente americano Barack Obama e di quello russo Dmitri Medvedev, è avvenuta al Castello di Praga.

“La firma dell’accordo Start2 è un avvenimento storico anche perché avviene a Praga, città che è un monumento alla pace”, ha dichiarato Obama, ribadendo la sua volontà di vederlo ratificato dal Senato “quest’anno”. Obama ha poi aggiunto: “Lo Start2 rende gli Stati Uniti e il mondo più sicuri”.

Sulla stessa linea il leader del Cremlino Medvedev, che ha parlato di “fatto storico” . A suo avviso si tratta di un accordo equilibrato e non ci sono “né vincitori né vinti: ha vinto la sicurezza mondiale, la comunità mondiale”.

Il precedente discorso di Obama. Proprio nella capitale della Repubblica Ceca un anno fa Obama aveva pronunciato a un celebre discorso sul suo sogno di un mondo senza armi nucleari. L’ accordo con la Russia, secondo la Casa Bianca, è un passo in questa direzione.

La Russia. Il presidente Medvedev, arrivando ieri sera a Praga, ha dichiarato che lo Start 2 potrebbe giocare un considerevole ruolo nel plasmare in futuro la riduzione degli armamenti nucleari.

La Duma russa ritiene improbabile riuscire a ratificare il trattato russo-americano entro la prossima sessione primaverile, ma punta all’approvazione in autunno: “La Russia vuole ratificare al più presto possibile l’accordo, e spera di farlo entro le elezioni di midterm di novembre al Congresso Usa”, ha fatto sapere il viceministro degli esteri russo Sergei Riabkov.

La Cina. Parere positivo rispetto all’accordo è stato espresso anche da Pechino. L’accordo per il disarmo nucleare fra Usa e Russia è “accolto con favore” dalla Cina, ha fatto sapere la portavoce del ministero degli esteri cinese Jiang Yu in una conferenza stampa oggi a Pechino. “La distruzione verificabile e irreversibile di un gran numero di armi nucleari sarà utile e creerà la condizioni per un deciso e vasto disarmo nucleare, ha detto, e la Cina “studierà con cura” le dichiarazioni del presidente Obama sui limiti all’uso di armi nucleari.

Lo Start 2. L’accordo prevede un tetto di 1.550 ordigni nucleari operativi per i due paesi, riducendo del 30% i rispettivi arsenali.  Obama ha annunciato martedì la nuova strategia nucleare della sua amministrazione, che fissa nuovi limiti all’uso delle armi nucleari Usa,  e la prossima settimana ospiterà a Washington un summit sulla non proliferazione nucleare con la partecipazione di 47 paesi.

La cerimonia della firma al Castello di Praga sarà preceduta da un incontro bilaterale tra Obama e Medvedev durante il quale l’agenda sarà dominata dalla questione Iran, e sarà seguito da una conferenza stampa congiunta dei due presidenti.

Obama inoltre parteciperà stasera a una cena a Praga con i leader di undici paesi dell’Europa Centrale e Orientale, prima di ripartire domani mattina per Washington al termine di una visita durata poco più di 24 ore.

Le proteste. Una decina di attivisti dell’iniziativa ‘No alle basi’, si sono radunati stamane in piazza di Jan Palach nel centro di Praga, per poi dirigersi verso il Castello, dove i presidenti Obama e Medvedev hanno firmato il trattato sul disarmo, Start2.  Secondo un comunicato, gli attivisti denunciano che “la liquidazione delle armi vecchie e inutili non è un disarmo”. L’iniziativa Start2 è considerata comunque “una manifestazione di realismo politico che contribuisce al rafforzamento della sicurezza in Europa e alla distensione su scala mondiale”, si legge in una nota dell’organizzazione.

Il souvenir. In occasione della visita dei due presidente è stato coniato anche un nuovo e originale souvenir raffigurante il presidente americano Obama e quello russo Medevdev incastonati, a tre dimensioni, in un pesante fermacarte di vetro sullo sfondo del Castello di Praga. L’oggetto è comparso nei negozi della città e le vendite stanno andando bene nonostante il prezzo esoso, pari a 300 euro.

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