Obama: “Riduzione delle armi atomiche, da usare solo in circostanze estreme”

Barack Obama

Gli Stati Uniti ridurranno le armi atomiche, le utilizzeranno solo ”in circostanze estreme” e non contro i paesi che rispettano gli accordi sulla non proliferazione.

E’ questa la nuova politica nucleare dell’amministrazione Obama – definita dal capo della Casa Bianca “un significativo passo avanti” nella riduzione del ruolo delle armi nucleari nella sicurezza nazionale – presentata oggi nel rapporto Nuclear Posture Review e già anticipata in ‘un’intervista al New York Times. Mediante tale documento, che stabilisce una serie di limiti all’uso delle armi atomiche americane e contiene l’impegno a non produrre nuovi ordigni nucleari, gli Usa ”vogliono sottolineare che l’utilizzo di armi nucleari verrebbe preso in considerazione solo per difendere gli interessi vitali del Paese o dei suoi alleati e partner”.

Un’ipotesi che  esclude da parte degli Stati Uniti l’uso delle armi atomiche contro i paesi non nucleari, ma a una condizione: questi paesi dovranno essere in linea con gli impegni presi dal Trattato per la Non Proliferazione Nucleare. Un’ eccezione che consentirà all’amministrazione Obama di mantenere piena libertà di azione nei confronti di stati come l’Iran e la Corea del Nord.

Per gli Stati Uniti il nemico da combattere è comunque il terrorismo nucleare, dunque – definito il “pericolo più grande” – un allarme che supera ogni altra condizione. Una conferma giunge anche dal ministro della Difesa, Robert Gates, che ha sottolineato come la nuova dottrina annunciata dall’amministrazione Obama sia “un messaggio molto forte proprio nei confronti dell’Iran e della Corea del Nord”.

Un’altra importante eccezione alle nuove limitazioni – rivela l’agenzia Ansa – scatterà nel caso della preparazione, in un paese non nucleare, di devastanti attacchi chimici o biologici contro gli Stati Uniti. L’amministrazione Bush, nella sua strategia annunciata poco dopo l’attacco dell’11 settembre 2001, ribadiva invece il diritto degli Stati Uniti di usare tutta la potenza Usa, comprese le armi atomiche, contro coloro che minacciavano la sicurezza del paese. Il documento sulla nuova strategia nucleare, chiesto dal Congresso ad ogni nuova amministrazione, contiene l’impegno dell’amministrazione Obama a non creare in un breve futuro nuove armi nucleari. Ma lascia la porta aperta a mutare rotta in caso di necessità.

Nel documento, infine, Washington bacchetta la Cina e la invita alla trasparenza in merito alle armi nucleari: “L’arsenale nucleare della Cina resta molto più piccolo della Russia e degli Stati Uniti – afferma il rapporto – ma la mancanza di trasparenza che circonda i suoi programmi nucleari, relativi alla loro ampiezza e alla strategia e alla dottrina che li guidano, solleva questioni sulla future intenzioni strategiche della Cina”, si legge nel documento.

Sul fronte Russia la posizione americana resta ferma: gli Stati Uniti intendono perseguire gli accordi di riduzione delle armi nucleari che vadano oltre lo Start2 che sarà firmato giovedì a Praga. Obama spera di convincere i russi, una volta ratificato lo Start 2, ad avviare una nuova serie di negoziati nucleari con traguardi ancora più ambiziosi come la riduzione della armi nucleari tattiche e spettacolari tagli al vasto arsenale di armi atomiche non operative.

Le forze liberal speravano che Obama inserisse nel documento anche l’impegno assoluto degli Usa a non lanciare mai per primo un attacco nucleare. Ma questo passo è stato giudicato troppo radicale da Obama in un momento in cui l’inquilino della Casa Bianca ha bisogno del consenso dei repubblicani per la ratifica di diversi accordi nucleari al Senato.

Così il rapporto si limita a sottolineare che lo scopo primario dell’arsenale atomico Usa è la deterrenza. Il documento cerca di mantenere un difficile equilibrio tra la visione di Obama di un mondo senza armi nucleari e le necessità pratiche di tutelare la sicurezza degli Stati Uniti in un’era dove le ambizioni nucleari degli stati canaglia e dei gruppi terroristi creano più problemi dei vecchi nemici della Guerra Fredda “con Al Qaida ed i suoi alleati estremisti – nota il documento – che cercano di procurarsi armi atomiche”.

Il presidente Obama firmerà giovedì a Praga col presidente russo Dmitri Medvedev il nuovo accordo START2 e ospiterà la prossima settimana a Washington un summit sulla non proliferazione nucleare.

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