Strage cristiani copti, Egitto rispedisce a Frattini le stesse accuse

Pubblicato il 13 Gennaio 2010 - 13:18 OLTRE 6 MESI FA

Il Cairo non ha gradito il bollino di «anticristiane» alle violenze contro i copti uccisi, così ha usato il caso Rosarno per rispedire al mittente le dichiarazioni, con tanto di indignazione.

Dopo la strage del 7 gennaio scorso il ministro degli Esteri, Franco Frattini, aveva detto: «Manifesto orrore per le violenze perpetrate contro la comunità cristiana copta in Egitto» ed esortava «la comunità internazionale che non può restare indifferente né deve mai abbassare la guardia di fronte all’intolleranza religiosa». Inoltre denunciava «una gravissima violazione dei diritti umani. Suscitano particolare preoccupazione episodi di violenza e discriminazione ai danni di minoranze religiose come quello che si è verificato in Egitto».

Di tutta risposta il ministro degli Esteri egiziano Abu Gheit ha affidato al portavoce Husam Zaki la disapprovazione e la tensione con la Farnesina, rimandando al mittente parole praticamente identiche a quelle di Frattini: sui fatti di Rosarno ha denunciato «la campagna di aggressione» e «le violenze» subite dagli «immigrati e le minoranze arabe e musulmane in Italia» e ha chiesto all’Italia di «prendere le misure necessarie per la protezione delle minoranze e degli immigrati».