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Sudan nel caos, effetto collaterale della invasione della Ucraina: l’analisi dei missionari comboniani

Sudan, polveriera d’Africa,  nel caos,. Che sta succedendo nel paese Arabo- Africano? È un Paese nel caos per lo scontro di potere tra due generali.

In seguito agli scontri, domenica 16 aprile è stato chiuso lo spazio aereo. La rivalità politica tra i due militari ai vertici del Consiglio sovrano che al momento guida il paese – Abdel Fattah e il filo russo Mohammed Hamdan Dagalo  – è esplosa sabato 15 in scontri e violenze a Khartoum. 

I paramilitari sudanesi delle Forze di Supporto Rapido ( RFS) cercano di prendere il potere e di scalzare l’esercito in una prova di forza, fatta, come dice il Sole 24 Ore “di incursioni, sparatorie, raid aerei, mobilitazioni di blindati e annunci contrastanti”.

Nella capitale sono presenti circa 150 italiani e la nostra ambasciata ha avvisato tutti di restare in casa. Si contano ormai decine di vittime e molti feriti non hanno potuto raggiungere gli ospedali a causa delle difficoltà negli spostamenti sul territorio. È quanto ha comunicato il sindacato dei medici sudanesi.

L’ANALISI DEI MISSIONARI COMBONIANI

Il commento è unanime:” Dietro gli attacchi c’è la lunga mano di Mosca”. Conferma padre Giulio Albanese, editorialista di Avvenire e Osservatore Romano: ”Da tanti anni il paese anela alla democrazia, alla partecipazione attiva. Ma ciò non è mai avvenuto. Tutti i personaggi che dall’indipendenza (1956) in poi hanno occupato le stanze dei bottoni, non hanno fatto nulla in questa direzione.

“Inoltre ci sono sempre state spinte islamiste e il paese è profondamente segnato dal jihadismo. L’ex presidente al – Bachir, il dittatore destituito nel 2019, guidava sostanzialmente una nazione canaglia. L’indipendenza è arrivata il 1 gennaio 1956 ma la prima guerra civile era già iniziata nell’agosto 1955.”

SUDAN EFFETTO COLLATERALE DELLA GUERRA IN UCRAINA

È il parere di molti analisti . Il caos sudanese è un effetto collaterale della guerra in Ucraina. Subito dopo l’invasione russa dell’Ucraina, sostengono, il signore della guerra sudanese è andato in visita a Mosca. Di recente il ministro Lavrov ha ricambiato l’omaggio. E non va dimenticato che i mercenari del gruppo Wagner si sono stabiliti nel paese mentre prima i rapporti militari si limitavano alle sole forniture di armi.

Questo effetto collaterale si è verificato anche in altre zone instabili come Burkina Faso e Mali dove, guarda caso, si sono installati i Wagner. Di più: dagli anni ‘90 il Sudan è stato praticamente colonizzato dalla Cina, interessata principalmente al petrolio. Onu e USA sono già in campo per la pace. Appelli a porre fine agli scontri sono venuti anche dalla Unione Europea e Africana, dalla Lega Araba e, non sembra vero, persino dalla  Russia.

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