Terrorismo, accordo Brown-Obama su Yemen e Somalia

La Gran Bretagna e gli Stati Uniti agiranno congiuntamente nella lotta al terrorismo internazionale concentrando la loro attenzione su Yemen e Somalia, Paesi diventati importanti basi di Al Qaeda in cui sarebbe stato addestrato il giovane nigeriano che il 25 dicembre ha tentato di far esplodere in volo un aereo della compagnia americana Delta partito da Amsterdam e diretto a Detroit.

L’ufficio del premier Gordon Brown ha annunciato in un comunicato iniziative comuni che prevedono tra l’altro finanziamenti congiunti per la creazione di una speciale unità anti-terrorismo della polizia yemenita e in cui sostengono la necessità della presenza in Somalia di un “importante” contingente di pace internazionale. Dopo il fallito attentato del 25 dicembre, secondo Downing Street, Brown e Barack Obama si sono sentiti più volte al telefono per decidere cosa fare di fronte agli sviluppi della situazione.

Brown ha già proposto la convocazione di una conferenza internazionale sulla lotta al terrorismo internazionale per il 28 gennaio prossimo a Londra in parallelo a una conferenza sull’Afghanistan in programma per la stessa data. Intanto, dall’America, secondo Obama c’è Al Qaeda-Yemen dietro il fallito attentato al volo di Natale Amsterdam-Detroit. Il presidente degli Stati Uniti ha lanciato questo monito ai terroristi di tutto il mondo: «sappiano che l’America è determinata a difendersi» e che lui sente su di sé la “responsabilità solenne” di proteggerla.

Obama ha usato questi toni per informare l’opinione pubblica americana sulle indagini in corso nei confronti del giovane nigeriano Umar Faruk Abdulmutallab. Ha detto agli americani che intende fare tutto ciò che è in suo potere per difendere gli Stati Uniti d’America.

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