Terroristi volevano uccidere Obama nell'”Inauguration Day”

obamaGli 007 americani temevano un attacco dei terroristi somali di Al Shabaab, entrati negli Usa molto probabilmente dal Canada. Era l’Inauguration Day, nel 2008, e i servizi segreti decisero di mettere al sicuro il ministro della Difesa Robert Gates al sicuro in una base della Virginia e per questo motivo non partecipò alla cerimonia di Washington. In caso di un attentato sarebbe stato in grado di gestire la situazione di allerta.

A un anno di distanza è il magazine del New York Times a rivelare questi particolari, confermando alcune voci trapelate in quei giorni. Secondo quanto riporta l’inviato alla Casa Bianca Peter Baker in “La guerra di Obama al terrorismo”, alcuni membri dell’intelligence incontrarono alcuni consiglieri di Obama, tra cui Hillary Clinton e il responsabile dell’antiterrorismo John Brennan, proprio alla vigilia dell’Inauguration Day.

Obama fu informato e venne convocato un vertice per prepararsi all’eventualità di un attentato. «Tutti i dati da noi raccolti – ha riferito a Baker Juan Carlos Zarate, allora vice consigliere per la sicurezza del presidente George W. Bush – indicavano che la minaccia era reale e che si stava evolvendo rapidamente».

In quella tavola rotonda la Clinton chiese: «In caso di attentato, il Secret Service pensa forse di allontanare (il presidente) dal podio in modo che il popolo americano possa vedere il suo presidente entrante sparire nel bel mezzo del suo discorso inaugurale? Io credo che non sia il caso». Così, anche se poi non successe nulla, Gates venne dirottato in Virginia.

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