Thailandia, Bangkok: I soldati sparano in aria per disperdere i dimostranti antigovernativi

I soldati thailandesi sabato hanno sparato in aria sopra le teste di migliaia di camicie rosse in quello che la Reuters definisce il confronto più grave tra dimostranti e forze dell’ordine da quando il 12 marzo è cominciata la campagna di protesta popolare per ottenere le dimissioni del governo di Abhisit Vejjajiva e la convocazione di nuove elezioni.

Il portavoce dell’esercito Sansern Kaewamnerd ha dichiarato che i soldati hanno ricevuto l’ordine di ”riprendere il controllo” del ponte di Phan Fah, presso cui si trova una base militare, e della zona intorno alla Rajdumnoen Road a Bangkok, dove sorgono svariati edifici governativi e dell’esercito.

I soldati si sono radunati anche sul luogo principale della protesta nell’area dello shopping a Rachaprason, a quanto pare pronti a disperdere circa 5 mila camicie rosse, inclusi donne e bambini, che stanno usando i taxi per barricarsi. ”Siamo in attesa diistruzioni”, ha detto Sansern. Fonti mediche hanno dichiarato che durante gli interventi dell’esercito sono rimaste ferite 33 persone.

Mercoledi scorso il governo ha proclamato lo stato di emergenza dopo che i dimostranti hanno fatto irruzione in parlamento, cotringendo alcuni funzionari a fuggire in elicottero.

Centinaia di camicie rosse, lanciando sassi e bottiglie, hanno cercato di penetrare nella base militare presso il ponte di Phan Fah, ma sono stati respinti con gli idranti, mentre ai dimostranti si avvicinavano truppe munite di gas lacrimogeni e manganelli.

Le camicie rosse sono sostenitori di Taksin Shinawatra il precedente primo ministro che è stato deposto con un golpe dopo essere stato accusato di corruzione.

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