Thailandia: Esercito spara in aria per fermare manifestazione di ”camicie rosse”

Pubblicato il 28 Aprile 2010 - 12:03 OLTRE 6 MESI FA

Colpi in aria sono stati sparati mercoledi dall’esercito thailandese nel tentativo di fermare una manifestazione di “camicie rosse” alla periferia di Bangkok. Lo riferiscono testimoni. Un checkpoint formato da circa 450 soldati e poliziotti è stato organizzato fuori da una base dell’aeronautica militare lungo un’autostrada alla periferia nord della capitale thailandese.

Da lì, sono partiti alcuni colpi di mitragliatrice e fucile. I manifestanti anti-governativi hanno deciso di portare la protesta fuori Bangkok, lasciando la loro roccaforte nel centro della città.

Dopo la breve sparatoria, seguita a poca distanza da un’altra raffica di colpi nell’aria, le “camicie rosse” hanno preso possesso di una stazione di benzina lungo la superstrada Vibhavadi-Rangsit, rafforzate dall’arrivo di altre centinaia di manifestanti.

Nella zona, vicina all’aeroporto per voli interni Don Meuang, le forze di sicurezza e i “rossi” hanno formato due schieramenti contrapposti. Secondo l’edizione online del quotidiano Thai Rath, Kwanchai Phraiphana, uno dei leader delle camicie rosse protagoniste dell’incursione nell’area, è stato arrestato mentre stava cercando di ritornare al campo base della protesta, presso la Ratchaprasong Intersection.

Nel frattempo, i dimostranti hanno bloccato il traffico sulla Vibhavadi-Rangsit, un’arteria fondamentale che porta alla periferia nord. Per ragioni di sicurezza, la polizia ha chiuso anche l’autostrada che porta al Don Meuang. Ai viaggiatori che dovessero raggiungere lo scalo, le autorità consigliano di muoversi con almeno quattro ore di anticipo