Thailandia: il premier disposto a sciogliere il Parlamento se finiscono violenze
Il primo ministro thailandese Abhisit Vejjajiva ha dichiarato lunedì di aver formulato un piano per risolvere la crisi politica del Paese che dovrebbe includere lo scioglimento del parlamento a condizione che finiscano le azioni di violenza.
Parlando ad una speciale seduta del senato, Abhisit non ha precisato quando renderà noto il suo piano, ma il premier è sottoposto a forti pressioni per por termine alla situazione di stallo con i dimostranti antigovernativi, le ”camicie rosse”, che sostengono l’ex-premier Thaksin Shinawatra, deposto da un colpo di stato con l’accusa di corruzione, e chiedono elezioni anticipate.
I manifestanti non danno alcun segno di cedimento dopo 8 settimane di proteste che hanno paralizzato parti della capitale.
Le dichiarazioni odierne di Abhisit giungono dopo che domenica il premier ha avvertito che le forze di sicurezza si stanno preparando a sgombrare le zone dove sono asserragliate ”le camicie rosse”. Poliziotti in assetto antisommossa e soldati continuano a circondare i luoghi dove sono raggruppati i manifestanti, ma non vi sono segni che si stanno preparando ad intervenire.
Le ”camicie rosse” hanno eretto barricate nelle strade e impediscono l’accesso alla zona più elegante di Bangkok dobe alberghi e negozi hanno dovuto chiudere. Da quando sono cominciate le proteste almeno 27 per sone sono rimaste uccisi ed oltre mille feriti negli scontri tra le ”camicie rosse” e le forze di sicurezza.