Tolosa come Gaza. Israele indignato contro Catherine Ashton

TEL AVIV, 20 MAR – Al di la' dell'orrore per l'attentato perpetrato a Tolosa contro i piccoli allievi della scuola ebraica, i cui funerali si svolgeranno domani a Gerusalemme, Israele è rimasto oggi turbato ed indignato di fronte ad una dichiarazione – riportata in forma incompleta – dell'Alto rappresentante della politica estera dell'Ue Catherine Ashton.

Ricevendo ieri a Bruxelles una delegazione di adolescenti palestinesi, la Ashton aveva espresso partecipazione per il dolore delle famiglie colpite dall'attentato a Tolosa, come per i congiunti dei bambini belgi morti in un incidente stradale, per quelli norvegesi colpiti a morte da un estremista di destra, nonche' per quelli di Siria e di Gaza.

L'accostamento Tolosa-Gaza e' stato subito bollato come ''oltraggioso'' dal tabloid Yediot Ahronot e per tutta la giornata i principali esponenti politici israeliani (del governo come dell'opposizione) hanno attaccato la Ashton.

Il ministro degli interni Ely Ishai le ha consigliato di rassegnare le dimissioni. Lo stesso premier Benyamin Netanyahu, nel pomeriggio, ha insistito che l'attentato di Tolosa si e' distinto in efferatezza mirata contro bambini ebrei, mentre a Gaza l'esercito israeliano opera ''con azioni difensive concepite per colpire con precisione chirurgica i terroristi che si fanno scudo di bambini''. ''Non e' proprio possibile paragonare le due cose'', ha concluso.

Intanto pero' la Ashton aveva fatto precisare dai suoi rappresentanti in Israele che non aveva assolutamente collegato la situazione a Gaza con l'attentato di Tolosa che – e' stato ribadito – essa condanna con determinazione. Nel suo intervento aveva evocato una serie di episodi in cui bambini hanno perso tragicamente la vita. E infine aveva menzionato ''quanto succede a Gaza'' ma aveva subito aggiunto ''e a Sderot'': la cittadina ebraica del Neghev spesso bersagliata da razzi palestinesi.

Eppure le spiegazioni della Ashton non sembrano aver convinto la diplomazia israeliana. ''Occorre ancora che si scusi'' ha detto in serata il viceministro degli esteri Dany Ayalon. L'incidente, a quanto pare, sembra circoscritto. Resta tuttavia il senso di amaro in bocca in un Israele che – una volta di piu' – ha la sensazione di essere incompreso.

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