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Trump contro Apple e Google sulla Cina. E attacca la digital tax francese: “Macron stupido”

di redazione Blitz |26 Luglio 2019 20:36

Il presidente americano, Donald Trump (Foto Ansa)

Il presidente americano, Donald Trump (Foto Ansa)

NEW YORK  – Il presidente americano Donald Trump attacca Apple e Google per la Cina, ma difende l’intera Silicon Valley da quella che definisce la “stupidità” del presidente francese Emmanuel Macron e della sua digital tax: “Valutiamo tutte le azioni a disposizione” contro Parigi, afferma la Casa Bianca.

In una serie di tweet infuocati il presidente americano ne ha per tutti. Prima se la prende con Google: “Potrebbero esserci o non esserci timori di sicurezza nazionale sui rapporti fra Google e la Cina. Se c’è un problema lo scopriremo, mi auguro sinceramente che non ci sia”. Poi tocca ad Apple: in 140 caratteri il tycoon respinge ufficialmente la richiesta di Cupertino per un’esenzione dai dazi per i componenti del Mac Pro prodotti in Cina. Lo fa con tweet che non lascia adito a dubbi: se Cupertino vuole evitare i dazi allora produca negli Stati Uniti.

Il no presidenziale segue la decisione di Apple di spostare la linea di produzione del nuovo Mac Pro dal Texas alla Cina visto che – ha spiegato la Mela – diversi dei componenti non possono essere prodotti negli Stati Uniti e “non sono strategicamente importanti o legati” all’iniziativa di Pechino ‘Made in China 2025’.

Ma è la Francia e la sua digital tax approvata l’11 luglio a scatenare la furia di Trump, che minaccia ritorsioni. Nel mirino dell’amministrazione americana potrebbero esserci i vini francesi, e il tycoon lo lascia intravedere: “L’ho sempre detto che i vini americani sono migliori”.

Trump vede la tassa approvata come una misura contro le aziende tecnologiche americane, visto che andrà fra le altre a colpire Apple, Google, Amazon e Facebook. “Annunceremo a breve una sostanziale azione reciproca contro la stupidità di Macron” twitta furioso.

E gli Stati Uniti si stanno muovendo proprio in questo senso. Un’indagine è stata avviata sulla tassa francese in base alla ‘Sezione 301’ della legge sul commercio, che autorizza il presidente a prendere le misure necessarie per ottenere la rimozione da parte di un governo straniero di politiche che danneggiano o limitano gli scambi commerciali americani. “L’amministrazione sta valutando anche tutti gli altri strumenti a sua disposizione”. (Fonte: Ansa)

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